Parola d’ordine “innovazione”, peccato che nel Molise sia una utopia

di Massimo Dalla Torre

Abbiamo voluto titolare questo nuovo intervento utilizzando il sostantivo femminile INNOVAZIONE, il che significa stravolgere totalmente il modus operandi. Il quale, nella sonnacchiosa ventesima regione d’Italia da qualche tempo è scosso proprio da quest’ultimo sostantivo, che compare sempre di più nei discorsi, nelle iniziative e nei buoni proponimenti di chi si è prefissato di farci uscire dalla cosiddetta “zona grigia” che attanaglia come una nebbia e non ci permette di guardare oltre. Senza essere dissacratori il termine usato ha solleticato in noi una serie di riflessioni, che si coniugano con quelli che sono i principi ispiratori dell’INNOVAZIONE che, caso mai dovesse essere applicata, ci permetterebbe di mandare definitivamente in soffitta i vecchi e stereotipati localismi. Fortunatamente o sfortunatamente a seconda la chiave interpretativa, l’INNOVAZIONE per la nostra piccola ma significativa realtà, è alla stregua “dell’araba fenice”, non perché non c’è volontà di applicarla, ma perché INNOVARE significa dare uno scossone ad un sistema obsoleto che non tiene il passo con i tempi. Un sistema che è talmente radicato che ci fa guardare gli avvenimenti esterni con estrema meraviglia; proprio come se stessimo guardando nella sfera di cristallo che agitata mette in movimento una nuvola che si deposita su di un paesaggio da fiaba. Proprio così, INNOVARE nel Molise significa questo. Sicuramente i paladini di questa parola, nel leggere queste esternazioni, ci giudicheranno persone fuori dall’attuale che remano contro. Senza sapere che non siamo noi che remiamo contro; anzi, proprio perché cerchiamo di andare contro corrente, ci rendiamo conto che INNOVARE significa mescolare, anzi rimescolare le carte anche se vecchie e spesso obsolete, con la speranza che cambi qualcosa. Mescolare ingredienti che ci hanno portato, a non essere competitivi. Ingredienti “scaduti” che hanno causato guasti irreparabili. Ingredienti che, nella loro inservibilità, hanno fanno si che il Molise veda vanificati gli sforzi affinché l’EMPASSE economico, finanziario e sociale svanisca. Ingredienti di comodo che purtroppo per noi, continuano a essere presenti sugli “scaffali” delle cucine di chi ci ha costretto, a essere anoressici a tutti i livelli. Ecco perché INNOVARE è difficile; ARDUO; IMPOSSIBILE se non addirittura UTOPICO almeno nel Molise.

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