Operazione “NASpI” : truffe ai danni dell’INPS, 6 misure cautelari, 53 indagati e sequestri per 300mila euro

Dalle prime ore dell’alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di
Campobasso, hanno provveduto a seguito di ordinanza applicativa di misure cautelari emessa, su richiesta della Procura, dal Gip del locale Tribunale – all’esecuzione di 6 misure cautelari personali, nei confronti di indagati, a vario titolo, nell’operazione denominata “Naspi”, ed al sequestro di somme di denaro e beni immobili per un valore complessivo di circa 300 mila euro.

L’indagine trae origine da una segnalazione della Direzione Regionale INPS di Campobasso, che aveva riscontrato anomalie nella trattazione di pratiche per l’erogazione di prestazioni assistenziali e di disoccupazione relative a 47 lavoratori dipendenti di 7 società, delle quali 4 con sede legale nella provincia di Campobasso e 3 nella provincia di Isernia.

Già dai primi accertamenti, svolti dal personale del Nucleo Investigativo congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Campobasso e agli ispettori dell’INPS ( Nucleo Operativo , Vigilanza Ispettiva della Direzione Regionale INPS di Campobasso ) emergevano elementi atti a far ritenere l’esistenza di una associazione a delinquere finalizzata alla truffa continuata ai danni dell’INPS, ala falsità ideologica ed alla falsità materiale aggravata e continuata , mediante la costituzione di fittizi rapporti di lavoro – alle dipendenze anche di società di fatto non operanti – per il percepimento di prestazioni erogate dall’Ente previdenziale.

Agli esiti degli approfondimenti investigativi è emerso che- per richiedere all’INPS indennità di disoccupazione non dovute – era stata creata una rete di società, di fatto non operanti, utilizzate per assumere e licenziare dipendenti per i quali, successivamente, veniva richiesta la prevista indennità assistenziale.

Attualmente sono 53 i soggetti indagati e tra questi, numerosi dipendenti delle società coinvolte, in quanto beneficiari dell”indebita erogazione.

Core l’obbligo di precisare che la posizione di diversi indagati – per i quali non è stata avanzata richiesta di misura cautelare – è tuttora oggetto di accertamenti emergendo , in taluni casi, l’utilizzo di nominativi di soggetti assolutamente estranei le cui generalità sono state indebitamente utilizzate.

Allo stato attuale risulta accertata la sottrazione dall’INPS di soldi pubblici per circa 300mila euro, somme per le quali il GIP del Tribunale di Campobasso – su richiesta della Procura – ha disposto il sequestro preventivo dei beni degli indagati fino all’ammontare di tale importo, misura pienamente eseguita nella mattinata di oggi.

Significativo nelle indagini, il ruolo ed il supporto tecnico – operativo dell’INPS che, operando sinergicamente con l’Arma dei Carabinieri, ha consentito di intervenire rispetto a condotte – purtroppo non isolate- volte a prosciugare le risorse pubbliche, per loro natura limitate, ed a recuperare somme destinate al sostegno di soggetti bisognevoli di aiuto da parte dello Stato.

L’attività si inserisce nel contesto delle linee di intervento della Procura della Repubblica di Campobasso, volte alla repressione dei reati da realizzarsi , non solo intervenendo sui presunti autori , ma anche aggredendo i beni che ne costituiscono il profitto, questo in una ottica di deterrenza e di recupero alla collettività di quanto illecitamente acquisito.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal Codice di rito.

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