La notte porta consiglio, soprattutto i pensieri!

Per chi come il sottoscritto la notte e non beneficia del riposo causa la non tranquillità fisica dovuta a patologie alquanto invalidanti, leggere oppure ascoltare i tg o i reportage è senza ombra di dubbio fonte di ispirazione, specialmente in questo particolare momento della vita del Paese e di conseguenza della Regione. Non so quanti si soffermano a ponderare realmente e approfonditamente quello che ci viene somministrato dalle fonti di informazione che, come una medicina, spesso e volentieri è amara e imbevibile; eppure dobbiamo gioco forza berla.
Non so neanche qual è la reazione che innesca, perché questa è soggettiva e di conseguenza non è uguale per tutti, eppure c’è un punto di sinapsi: lo stato di attenzione che inequivocabilmente scaturisce. Un qualcosa che fa si che non sempre si è disposti a credere a tutto quello che la “scatola magica” o “il bugiardo per eccellenza” ossia televisore e giornali, ci forniscono, anche con dovizie di particolari a volte raccapriccianti per le situazioni che mostrano e riportano. Ecco perché quello che ho scritto in apertura di questo articolo, se tale si può chiamare, si palesa in tutta la sua realtà, finanche la più drammatica specialmente se si tratta di avvenimenti che lasciano attoniti, inorriditi, sconvolti – leggasi attentati, stupri a minorenni, abusi, violenze di genere, ecc… – non proseguo altrimenti rischio di elencare una serie di cose che quotidianamente ci fanno compagnia soprattutto nel male. Cose che s’insinuano nella mente come un tarlo pericoloso che scava mettendo a soqquadro quello che rimane dei pensieri, specialmente dopo aver affrontato una giornata più o meno intensa.
Tuttavia al di la di queste considerazione anzi elucubrazioni che, sicuramente tediano chi legge, perché farraginose come chi le scrive, alcune notizie fanno si che le endorfine si mettano in movimento favorevolmente e il positivismo venga fuori inequivocabilmente in modo da scacciare, almeno si spera, il negativismo che fa da pendant con quello che si ascolta, si legge, si vede. Uno stato di “chiodo scaccia chiodo”, tanto per usare un detto comune, che innesca un meccanismo curioso che, una volta messo in moto, difficilmente si abbandona perché ha l’effetto del “Nirvana” luogo di estasi e meditazione, non a caso gli indiani, ma anche i monaci buddisti sono maestri nella materia, tanto da invitare almeno una volta nella vita a provare a rilassarsi, ma questo è un discorso che ingarbuglia ancora di più il filo conduttore del contenuto di quello fin qui esternato.
Vedete, mettere in fila le idee, dopo mesi di silenzio forzato, dovuto a questioni prettamente personali, non è facile, perché rimettere in ordine nel cassetto dell’io, dopo che questo è stato chiuso frettolosamente senza la possibilità di guardare attentamente i contenuti, è quasi del tutto impossibile, nel senso che l’ordine delle cose non è mai lo stesso e quello che oggi trova la giusta collocazione, domani ci si accorge che lo spazio occupato non è quello, e allora s’inizia tutto daccapo.
Questo è quello che scaturisce dalle notti insonni dove i rumori ti fanno compagnia e dove i pensieri nonostante ci si affanni a distrarsi sono il manto che copre ogni cosa, consapevoli che tutto questo contribuisce a rendere l’essere umano la macchina più complessa che ci sia, non a caso è l’uomo che costruisce le macchine e, almeno per ora, non il contrario…Scusate per la noia che ho ingenerato, caso mai avete prestato attenzione allo scritto…

di Massimo Dalla Torre

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