Io Amo Campobasso/ necessario attivare strumenti per la valorizzazione del “contesto cittadino”

Abbiamo discusso nelle precedenti settimane dei punti cardine che hanno dato vita al nostro movimento, ossia i dieci punti del manifesto con cui Io Amo Campobasso si è presentato alla sua città. Quelli discussi in realtà sono stati 9, ne manca ancora uno all’appello. Ma nel mentre, partendo da quei punti, abbiamo sviluppato un programma che traducesse tutte quelle idee, quei valori, quelle parole, in azioni concrete per la nostra città. Oggi siamo arrivati a discutere appunto dell’ultimo punto, il decimo, ma abbiamo pensato che, allo stato dell’arte, conviene far parlare per noi il nostro Programma.

Questo anche perché l’ultimo punto racconta di una città resiliente, che è forse il riassunto ultimo di tutto quello che siamo e in cui ci identifichiamo, ma che ha rappresentato anche il primo attacco ricevuto dai nostri detrattori, che non hanno gradito quel termine troppo da radical chic, troppo erudito per una città che si sente più semplicemente abbandonata, ferita, malata. Ma noi rincariamo la dose e insistiamo sul termine, proprio perché è dannatamente calzante per la nostra situazione. Lasciamo quindi la parola al nostro Programma:

Noi amiamo Campobasso resiliente, una città in cui il tessuto sociale ed economico sono solidi e in grado di sopportare e superare le difficoltà. Una città in cui la coesione sociale, l’interrelazione e la collaborazione fra tutti i cittadini sono il pilastro fondante dell’azione amministrativa, per costruire un luogo in cui le generazioni future possano continuare a vivere e prosperare.

La necessità di progettare la nostra città nella resilienza risiede nel riconoscimento dell’esistenza di un drammatico scollamento tra gli aspetti economici e il benessere sociale. Per questa ragione è necessario invertire la rotta. E’ necessario pianificare l’azione amministrativa e di governo della nostra Città nella prospettiva della sostenibilità di uno sviluppo che miri alla autodeterminazione dei nostri concittadini. E’ necessario attivare strumenti per la valorizzazione del “contesto cittadino” che è la nostra più grande ricchezza.

Restituire valore ai bisogni responsabilizzando la cittadinanza; riportare al centro dell’azione amministrativa il raziocinio e la sinergia tra i problemi da risolvere e le soluzioni da adottare.

La resilienza è, dunque, un atteggiamento trasversale e di fondamentale importanza. Deve essere considerata in ogni azione politica, in ogni provvedimento, in ogni progetto amministrativo e civile. Il Comune di Milano nel 2018 ha deliberato assegnando una delega ad un esperto per occuparsi di resilienza e forestazione urbana.

Sarebbe opportuno che anche il Comune di Campobasso provveda ad attivare una funzione di governo, con il supporto di tecnici ed esperti, indirizzata ad adeguare e coordinare le azioni politiche ed amministrative alle “politiche di resilienza” più moderne ed adatte alla città. Il “delegato” a questa funzione dovrebbe avere il compito di fornire un parere preventivo di conformità, un marchio di rispetto e modernità in grado di consolidare un’azione con una chiara analisi preventiva e successivamente una misurazione dei reali risultati conseguiti.

Commenti Facebook