Nella giornata di giovedì 08 giugno 2017, il Presidente del Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise, su segnalazione di diversi associati, ha preso contatto con il legale Ciccocioppo Quirino del foro di Lanciano.
Si è deciso di dare vita ad una convenzione operativa, come già esistente con altri legali di varie parti d’Italia. In questo momento sono convenzionati con la nostra associazione i seguenti uffici legali:
Ciccocioppo Quirino del foro di Lanciano(CH);
Isabella Mugoni del foro di Vasto(CH);
Lollino Pasquale del foro di Larino(CB);
Antonio Ferri del foro di Campobasso(CB);
Michele Iadisernia del foro di Isernia(IS);
Adele Bonifacio del foro di Isernia(IS);
Maria Antonietta Mariani del foro di Isernia(IS);
Capossela Eugenio del foro di Benevento(BN);
Il Comitato è già intervenuto dietro segnalazione, in special modo Leo Di Fresco Mattioli, detto Nino, ha realizzato un sopralluogo sul territorio del comune di Lanciano(CH), in riferimento alla problematica riguardante la ZTL.
La Ztl in questione è quella posizionata su largo Santa Chiara e di accesso a Corso Roma. In questa ZTL, da via Ferro di cavallo( come si può vedere dalle foto) il cartello che annuncia la ZTL è senza orario e quindi noi automobilisti siamo costretti a fermarci prima dell’accesso a Corso Roma e si crea intralcio al traffico.
Stessa cosa avviene per la Via Petrosa dove la ZTL non è con cartello regolare . Mettiamo in pericolo gli automobilisti e in difficoltà, oltre a non poter evitare la violazione dell’art.7 comma congiunti 9 e 14, anche perché lo spirito della legge è quella che “. I comuni provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull’ordine pubblico” , invece con questa scelta penso che si stia facendo tutt’altro.
Invitiamo tutti gli automobilisti della zona Frentana e dell’Ortonese a rivolgersi alla nostra associazione per essere tutelati da autovelox nascosti, da comportamenti illegittimi delle polizie municipali e dalle società di riscossione coattive, spesso trasformatesi in vere e proprie sanguisughe.
