Folla di visitatori a San Martino in Pensilis per l’altare di San Giuseppe dell’Aido

Riceviamo e pubblichiamo

Impegno, sacrificio e passione sono le qualità che mettono in campo ogni giorno le associazioni di volontariato ed è per questo che il CSV intende rendere noti i frutti ottenuti da questo lavoro.

Il centro di servizio per il volontariato del Molise oggi illustra i dettagli dell’ultima iniziativa organizzata dall’ Aido ‘Antonio Francesco Gasbarro’, gruppo comunale di San Martino in Pensilis. Nel centro storico, come vuole la tradizione, l’associazione ha realizzato l’altare di San Giuseppe. L’opera, la sera del 18 marzo scorso, è stata visitata e apprezzata da moltissimi cittadini di San Martino in Pensilis e dei paesi limitrofi.

Quello dell’altare di San Giuseppe è un ‘rito’ che si rinnova da molti anni e che vede decine di persone impegnate per giorni nei preparativi. Tutti i volontari coinvolti sono spinti da grande devozione, fede sincera, attitudine al lavoro, voglia di aggregazione, partecipazione e condivisione di sentimenti autentici quali amore e solidarietà.

Il gruppo Aido, presieduto dalla vicesindaca Filomena Saracino, è nato lo scorso anno ed è stato intitolato ad Antonio Francesco Gasbarro, il giovane adolescente che ha perso la vita in un incidente con la moto e i cui genitori hanno donato gli organi, permettendo a nove persone di continuare a vivere. Gli amici di Antonio sono la linfa vitale del gruppo, giovani spinti da sentimenti di grande affetto e amicizia che partecipano con esemplare spirito di collaborazione alle iniziative del territorio, per attestare la loro presenza attiva nella sensibilizzazione alla cultura del dono e della solidarietà, oltre che alla donazione di organi, tessuti e cellule.

Un altare dal gusto classico di altri tempi in cui, tra quadri antichi della sacra famiglia, teli di merletti e fiori delicati, simboli religiosi, spiccano l’arcobaleno e nove candele, simboli di Antonio e delle nove vite. Celebrare San Giuseppe, uomo giusto, buono, dalla fedeltà assoluta, dedito al silenzio e all’ascolto, vuol dire fare appello al senso di responsabilità di ognuno di noi per arrivare alla meta che il cuore desidera: la pienezza dell’amore che porta al dono. È bello vedere rinnovare gesti che esprimono valori nobili, soprattutto quando a farlo sono i giovani.

L’Ufficio stampa CSV Molise

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