Felice: “Al di là di nuove restrizioni, ciò che serve è imparare a stare in modo diverso insieme agli altri, per il bene e la sicurezza di tutti”

Il primo settimana dopo il lockdown ha visto porre in risalto, lungo tutta la penisola, le medesime problematiche legate alle misure da osservare, in modo molto più stringente di quanto non è avvenuto, da parte dei cittadini nei luoghi pubblici all’aperto.

“Le criticità di quella che viene definita con il termine di “movida” sono le medesime un po’ in tutti i comuni e vanno affrontate con la giusta attenzione da parte delle amministrazioni, a prescindere dalle foto che circolano sui social, altrimenti si rischia, in ogni caso, di perdere di vista il quadro d’insieme molto più ampio dell’intera questione. – ha dichiarato l’assessore al Commercio del Comune di Campobasso, Paola Felice – Le forze dell’ordine sono state impegnate durante il fine settimana in gran numero su tutto il territorio cittadino, a Campobasso come altrove, in modalità dinamica, ma è evidente che da soli i controlli non bastano per impedire che accadano situazioni improvvise di assembramento. La realtà ci porta a capire che al di là di nuove restrizioni o provvedimenti, ciò che serve principalmente è imparare a stare in modo diverso insieme agli altri, il nostro modo di socializzare oggi, almeno per il momento, deve cambiare e in fretta, per il bene e la sicurezza di tutti.

Come Amministrazione comunale stiamo cercando di accelerare il più possibile tutte le pratiche per l’occupazione esterna di suolo pubblico che ci stanno pervenendo da parte delle attività commerciali, in modo così da portare a diminuire il rischio di assembramenti esterni come quelli che sono stati documentati giorni fa. – ha aggiunto Felice – Nelle azioni da mettere in campo per garantire il rispetto delle misure di sicurezza sanitaria c’è da rapportarsi anche con le esigenze sociali ed economiche che si avvertono sui territori e che non possono essere semplicemente disconosciute. Abbiamo applicato già, sin dalla scorsa settimana, e siamo stati i primi a farlo, una limitazione sull’orario di apertura delle attività di somministrazione fissata alle ore 24, ma oltre alle doverose accortezze dei gestori e ai controlli delle forze dell’ordine, è necessario che le persone comprendano bene come sia essenziale il rispetto da parte di ognuno di noi delle regole del distanziamento e dell’assoluto divieto di assembramenti, un rispetto reciproco utile non solo per porsi al sicuro dal contagio, ma anche per aiutare gli esercenti che si sono rimessi in discussione e stanno affrontando questa ripartenza non senza difficoltà. L’Amministrazione comunale – ha detto in conclusione l’assessore – porterà avanti ulteriori campagne di sensibilizzazione dirette in particolar modo ai giovani proprio nelle zone in prossimità dei locali, per far comprendere senza fraintendimenti come sia necessario cambiare le proprie abitudini in certe situazioni, ma la fiducia che viene concessa va saputa gestire e bisogna dimostrare di meritarla.”

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