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Elezioni, i punti chiave del programma di Maria Domenica D’Alessandro

Campobasso può e deve diventare una città a dimensione d’uomo e, al tempo stesso, avere l’ambizione di essere proiettata anche in ambito europeo; sembra una mera dichiarazione d’intenti, ma è uno dei punti fermi del programma elettorale della candidata a sindaco per il centro destra alle elezioni comunali del 26 maggio, Maria Domenica D’Alessandro. Tutto è sintetizzato in un concetto chiaro: “Guardare avanti per rinnovare Campobasso”. Ciò potrà essere ottenuto partendo da un’azione sinergica che miri all’attenzione verso i bisogni primari dei cittadini, ma anche all’implementazione del tessuto economico, commerciale, artigianale e produttivo. Naturalmente è ampia la platea di iniziative da mettere in atto per ottenere ciò e cercheremo adesso di fare una sintesi che non sia estrema. Partiamo da punti certi: valorizzare le eccellenze, le tradizioni, la sostenibilità ambientale e territoriale, l’arredo urbano, il verde pubblico e ogni aspetto ontologicamente collegato al bene comune. La città registra una serie di carenze (servizi sociali inefficienti, commercio asfittico, artigianato dimenticato e abbandonato al suo destino) dovute essenzialmente ad una programmazione politica sbagliata o inefficiente, proveniente dal passato. Poi un nodo cruciale, che leggiamo testualmente: “C’è un allarme che si chiama “povertà” e che a Campobasso – dati Istat – conta oltre 130 famiglie in stato di indigenza. Emergenza aggravata, ovviamente, da una crisi occupazionale senza eguali e dalla completa assenza di opportunità in tal senso. È nostra intenzione istituire un “Osservatorio per il cittadino”, che sarà gestito da professionalità capaci di monitorare le effettive emergenze” rispetto alle quali, successivamente, si interverrà con tutti gli strumenti necessari per restituire dignità a queste persone, nostri concittadini”.

E’ un passaggio importante, ma naturalmente non l’unico. Vediamo allora l’analisi degli altri temi del programma.

a) Politiche occupazionali e attività produttive. “L’Amministrazione comunale non è un ufficio di collocamento, ma è ovvio che un amministratore ha il dovere di impegnarsi per individuare tutti gli strumenti utili a favorire l’occupazione e rendere attrattiva la propria terra per gli investimenti imprenditoriali. Non si può consentire che i giovani campobassani “fuggano” dalla nostra città per realizzarsi altrove: questo è intollerabile. Lavoreremo perché ciò non accada, provando a trasformare Campobasso in una realtà sempre più competitiva, creando le condizioni per rendere la filiera istituzionale (regionale e nazionale) più fluida e concreta. Saranno promosse agevolazioni tributarie a favore delle nuove attività commerciali e, per quelle esistenti, si adotteranno nuove misure per organizzare servizi occupazionali che sostengano l’evoluzione di questo capoluogo”. Nel programma si legge di una politica di agevolazione fiscale, nei limiti possibili e secondo le competenze del Comune, per i meritevoli, ma anche d’incentivare le start-up e le nuove imprese ed esercizi commerciali, riducendo la burocrazia e semplificando i Regolamenti comunali. Infine, il Comune dovrà farsi promotore della stipulazione di convenzioni con le banche presenti sul territorio per ottenere finanziamenti a tassi agevolati, in modo da sostenere le piccole imprese.

b) Decoro urbano: Riqualificare il Borgo antico, ridare lustro al Centro murattiano, migliorare i quartieri e le contrade. “Puntiamo a riqualificare il Centro storico, affinché torni a essere il “cuore pulsante” della città. Il Centro murattiano ha subìto negli anni gli effetti negativi dell’assenza di manutenzione e di interventi che ne hanno stravolto l’impianto originale; anche qui riteniamo si possa intervenire con un Piano degli arredi urbani e delle strutture amovibili. Va recuperata, con un intervento conservativo che ne esalti la sua identità originaria, la struttura del Mercato coperto di Via Monforte. Sull’area dell’ex Stadio Romagnoli ci attiveremo presso la Regione per una riqualificazione armonica del sito, che contemperi il verde pubblico con un’area attrezzata di parcheggio”. Il programma, corposo, prevede anche interventi per il quartiere dei Vazzieri.

c) Campobasso e lo sport. “Da subito, vogliamo intervenire sullo Stadio di Contrada Selvapiana, rendendolo totalmente utilizzabile, rappresentando un’attrattiva per le squadre limitrofe e di competizioni di rilievo”. Ma anche valorizzazione dei centri sportivi, interventi di manutenzione delle palestre e creazione di nuovi impianti ed un dialogo costante e costruttivo con le tante associazioni di settore.

Nel programma ancora una serie di argomenti di varia natura, ma tutti di interesse pubblico.

“Altra emergenza è costituita dalla sicurezza delle scuole. Finora, sono state adottate soluzioni tampone che hanno creato disagio a studenti e famiglie. Anche qui bisogna lavorare sull’elaborazione di un Piano straordinario che, attraverso l’individuazione e la costruzione di Poli scolastici, risolva definitivamente il problema”.

E ancora: il problema ‘acqua pubblica’, con la ricerca di soluzioni all’annosa ed irrisolta questione che riguarda la dispersione di acqua nella rete idrica cittadina. “La cura del territorio è un valore. Per questo è necessario rivedere gli strumenti atti alla sua tutela, per impedire che la materia urbanistica e quella ambientale viaggino su binari diversi”.

Vari altri punti, ben sviscerati nel programma elettorale di Maria Domenica D’Alessandro, completano l’argomento quanto mai complesso.Tante proposte concrete, da portare avanti con decisione perché, citando Ezra Pound: “se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono niente, o non vale niente lui” . E la candidata a sindaco chiede alla popolazione di portare avanti insieme questa azione di lotta in difesa di un’idea.

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