“Discariche” a cielo aperto nei luoghi della “movida” campobassana. Pilone chiede seduta ad hoc per una soluzione

Puntualmente con i primi caldi e la voglia di stare giustamente all’aperto in compagnia di amici e conoscenti, nelle ore notturne al centro della città, per godere di momenti di conviviale spensieratezza, si ripropone questo malcostume che si manifesta attraverso vere e proprie “discariche” postume a cielo aperto nei luoghi della “movida” campobassana. Credo che ormai non sia più tollerabile questa situazione indecente per il suo livello di imbarbarimento e di inciviltà che non è più consentita ai giorni nostri. Bene il divertimento, benissimo lo svago, meglio ancora il lavoro dei locali pubblici e l’intrattenimento come sviluppo economico cittadino, ma il tutto nei limiti consentiti dalla legge e nel rispetto delle basilari regole di convivenza civile e nella salvaguardia di ciò che ci circonda e che ci appartiene.
Poiché esiste più di un regolamento comunale sulla tutela dell’ambiente, sull’arredo urbano e sul rispetto di determinate regole di educazione civica, è ora che l’Amministrazione Comunale prenda provvedimenti seri non solo per la salvaguardia del suo territorio, ma anche e soprattutto per una forma educativa volta ad evitare il ripetersi di comportamenti “barbari” di idioti maleducati.
Per queste motivazioni ho invitato il Presidente della Commissione Consiliare alle Attività Produttive a convocare nel più breve tempo possibile una seduta ad hoc, per analizzare la questione ma soprattutto per porre rimedio a questi incresciosi avvenimenti.
Nelle sedi preposte proporremo:
Un confronto serrato con gli esercenti che operano nelle zone interessate per forme di collaborazione a riguardo, senza escludere protocolli d’intesa volti a reciproche prese di responsabilità Amministrazione/Esercenti;

Installazione immediata di telecamere;

Un serio coinvolgimento della questura di Campobasso;

Ridefinizione del ruolo della Polizia Municipale con un confronto anche con le forze sindacali di competenza;

Eventuale coinvolgimento dell’associazionismo civico e di volontariato (come ad esempio le Guardie Ecologiche);

Incremento delle sanzioni amministrative per qualsiasi tipo d’infrazione prevista dai nostri Regolamenti Comunali a riguardo.
Compito di chi amministra è anche quello di promuovere una cultura civica del rispetto e dell’educazione.

Francesco PILONE

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