” Deposizione della corona di fiori del Cristo morto” si ripete il rito tradizionale (video)

” Ogni anno allo stesso orario, il venerdì Santo, verso le ore 13:30, quando non c’è nessuno, Gastone mi aspetta nella chiesa di Santa Maria della Croce dove ha già sistemato l’Addolorata da un lato e il Cristo morto dall’altro. Impaziente mi aspetta per compiere il rito tradizionale dell’allestimento floreale per la nostra sentita processione. Prima mio padre Vincenzo, per oltre 50 anni, ora io con il suo grande ricordo. Un rito, si, tradizionale e con i gesti e i tempi scanditi sempre allo stesso modo.

No, non si devono cambiare. La struttura per la corona del Cristo , da controllare e risistemare se serve, sempre con la paglia, da sempre con la paglia. I fiori legati in maniera particolare, gli iris azzurri e le fresie viola non devono mancare, erano i fiori preferiti da mio padre Vincenzo.

Scappava dal negozio per rifugiarsi al deposito, così poteva fare la corona in santa pace, come voleva lui. Era gelosissimo. Poi arrivava, caricavamo le 100 rose rosse e via in chiesa a sistemare. Ora che lui non c’è più, cerco di coinvolgere i miei figli. Deve essere tramandata, sono più di 60 anni. Le rose rosse, sistemate nei due cesti davanti la Madonna Addolorata, 50 per lato, tradizionalmente e da sempre donate da una famiglia di 4 sorelle.

foto RITA D’ADDONA

Ne resta una, caparbia, che mi chiama ogni anno per raccomandarsi che le rose siano le più belle, guai a deluderla!!! … mai successo d’altronde!! E ogni anno, da sempre, puntualmente la telefonata del giorno dopo per rassicurarsi che ne fossero state 100. E così mi appresto a comporre i due cesti, e, come d’incanto la chiesa si riempie di visitatori, fotografi e curiosi, che amano assistere alla preparazione.

E, se da un lato, alcuni curiosi sono anche invadenti, dall’altro sono contento che la gente venga a vedermi e a fotografare i gesti tradizionali. I commenti, le preghiere, le domande curiose, e mi torna i mente la signora Margherita, grandissima amica di mio padre, che mi aspettava lì, seduta accanto alla Madonna, digiuna, per vedere come componevano le rose.

Poi, alla fine, con l’umiltà e la certezza della tradizione, aspettava con ansia che le regalassimo una rosa rossa, che opportunamente portavano in più. Era il suo ambito trofeo da conservare gelosamente di anno in anno. (Pino Piano)

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