#corpedelascunzulatavecchia/Nemmeno a me è piaciuto lo spot del/sul/per il Molise

Anche io ho visto lo spot sul possibile turismo in Molise, anche a me, come tanti altri molisani non è piaciuto. In verità mi piacque molto lo spot della DR, il primo spot, lo trovai molto accattivante e ben calato sulle nostre realtà. Io, per esempio avrei dato più spazio alla cucina ed alla montagna molisana, spazio che non hanno avuto perché vige sempre una vecchia “regola” anche se non scritta, che il turismo è solo il mare.

Inutile dire che in Molise abbiamo chiese e monumenti che potrebbero dare la stura a tutto un tipo di turismo culturale che ancora è sfruttato poco, e dare molto più spazio a tutto il Molise. Alla visibilità del Molise intero. Il problema del Molise, si sa, è che siamo pochi e solo noi pochi non ce la facciamo a farcela, quindi ben vengano i turisti a portare sollievo all’economia molisana. Per far arrivare i turisti in Molise c’è bisogno di un’adeguata campagna pubblicitaria che, non solo secondo me, deve necessariamente partire minimo nel mese di febbraio. Farla partire a luglio non serve a niente, i turisti hanno già prenotato e saranno solo soldi sprecati.

Ma come si cerca di sviluppare il turismo in Molise?
La “svolta” della promozione turistica in Molise la “abbiamo avuta” nel 2016 quando si scoprirono due cose: la scarsa efficacia degli Enti Provinciali per il Turismo e l’esistenza dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Termoli. Per quanto riguarda gli EPT, non conosco la situazione di quello di Isernia, ma in quello di Campobasso era rimasta una sola impiegata visto che avevano preferito l’eutanasia dell’Ente alla sua funzionalità.

Vengono commissariati i due enti, dando incarico di commissario liquidatore ad un
funzionario/dirigente della Regione Molise che per il suo lavoro di commissario non avrebbe
percepito alcun compenso aggiuntivo rispetto allo stipendio. Commissario che con l’elezione del
Presidente Toma fu prontamente sostituito da un commercialista di Termoli, in quota Forza Italia, e nominato commissario liquidatore al costo di 20.000 euro annui. Una commissario liquidatore non si nega a nessuno e poi le sigarette costano anche per chi non fuma. Nel senso che non compra le sigarette ma comprerà altro.
Chiusi, quasi chiusi, commissariati gli E.P.T. l’allora Giunta Regionale scoprì, riscoprì, l’esistenza
dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Termoli.

Si legge sul sito dell’azienda: “L’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli è stata
costituita il 19 febbraio 1962, in seguito a Decreto Ministeriale che riconosceva all’intero territorio del Comune la qualifica di Stazione di Soggiorno e Turismo. L’Azienda provvede a promuovere l’immagine di Termoli sia in Italia che all’estero ed è attiva soprattutto sul fronte dell’accoglienza turistica degli ospiti, residenti e di passaggio verso le Isole Tremiti. Negli uffici opera personale di ruolo dell’Azienda che durante la stagione estiva viene coadiuvato da personale stagionale assunto per far fronte al massiccio afflusso di turisti e per il prolungamento dell’orario di apertura.”

Quindi un’azienda nata, insieme a tante altre in Italia in quel periodo, con l’intento di promuovere il turismo sulla costa molisana ed in particolare a Temoli. Come era giusto che fosse nel 1962. Contestualmente alla (ri)scoperta dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo (abbreviato AAST) ci fu la (ri)scoperta di un pensionato eccellente che avrebbe potuto gestire bene con la sua esperienza l’AAST, non gravando sulle spese visto che era, ed è, pensionato e quindi per legge non può ricevere emolumenti ma solo rimborsi spese per magari viaggi, necessari allo svolgimento della “presidenza”. Anche qui non si parla di presidenza ma di commissariamento. N on si sa se per caso o lungimiranza il 17/11/2015 il Prof. Remo Di Giandomenico era stato nominato commissario dall’AAST.

AAST che ha anche un sito internet, giustamente. Sito che si “intitola”: www.termoli.net
Quindi chi volesse/dovesse cercare qualcosa sul turismo in Molise dovrà cercare su termoli.net. ed anche questo la dice lunga sulla “polivalenza turistica” dell’azienda Termolese.
Ma è normale che succedano queste cose? Questo capita quando ci si rivolge a persone che hanno lavorato bene, o giù di lì, in passato, e che al momento sono rimaste ancorate a quel passato a loro tanto caro.
A quel passato che voleva e prevedeva, giustamente nel 1962, il mare e quindi per il Molise
Termoli come fulcro del turismo. La guerra era finita da meno di venti anni ed iniziavano le prime ferie pagate degli italiani. Italiani che dopo un anno intero di tribolazioni sognavano i quindici giorni di vacanze al mare. In questa fase non dimentichiamo che noi, per esempio campobassani, eravamo soiliti fare i pendolari con Termoli e le ferie le facevano a “iame e menime”.

Ci si trasformava in pendolari del mare spingendo le utilitarie di allora, al massimo la Fiat 850, sino all’inverosimile e sino alla bollitura dell’acqua, che purtroppo non era quella della pasta ma quella del radiatore. I tempi sono “un attimo” cambiati e ci troviamo di fronte, nei nostri giorni, ad altri tipi e modi di turismo. Nello spot pagato 500.000 euro dalla Regione Molise, per esempio, non si fa riferimento alcuno ai nostri santuari, ai nostri tratturi ed alle nostre montagne. E la cosa è gravissima se si pensa che la Regione Molise gestisce in quanto proprietaria gli impianti di risalita di Campitello e di Capracotta. Non si fa riferimento alla nostra cultura gastronomica lasciando il tutto all’immaginazione dello spettatore che vede una nonna fare la pasta con il nipotino, come potrebbe succedere in ogni parte d’Italia, Non viene proposto nessun paesaggio dei nostri, seppur artificiali, laghi, nessun commento o richiamo alla tradizioni, nessuna menzione dei nostri paesi collocati nella lista dei borghi più belli d’Italia e rispetto agli anni passati, vista la loro assenza, potrebbero essere prosciugate le cascate di Roccamandolfi.


In uno spot del genere ognuno avrebbe dovuto dare il meglio invece ne è uscito fuori uno spot
imperniato sulle riprese controluce di tramonti che tanto sembrano le immagini che ogni maldestro fotografo, per giunta improvvisato, posta sui social. Solo che per postare sui social non si beccano 500.000 euro, tanto è costato lo spot.
Concludendo, non voglio prendere nessuno per stanchezza, credo che chi muove le fila di questa Regione se rimane ancora fermo all’età della pietra (a livello turistico) rimarremo sempre con il cerino in mano. Al giorno d’oggi ci sono persone che le ferie ad agosto le fanno ai tropici con voli low cost ed alberghi super lussuosi. Non possiamo combattere la concorrenza con i bei ricordi del tempo che fu. Dobbiamo far apparire il Molise per quello che è: una terra pulita e spontanea, una terra che per colpa dei nostri politici non è mai cambiata e che nel corso degli anni è rimasta, sempre per colpa dei politici, come era tanti anni fa. Vendiamoci questo, facciamo conoscere la transiberiana d’Italia, facciamo una scampagnata tra Termoli e Campobasso sui treni della memoria predisponendo in qualche stazione mercatino con prodotti tipici e souvenir del luogo.

Organizziamo e facciamo conoscere il nostro tartufo, facciamolo conoscere e diciamolo una volta per tutte che ad Alba spacciano per tartufo di Alba i tuberi cavati, magari, a Carovilli. Questo mio scritto è stato, più che altro, uno sfogo. Uno sfogo dettato dalle bellezze che la nostra regione ha. Quelle bellezze bistrattate e mai prese in considerazione nemmeno dai nostri politici che, spessissimo, hanno pensato solo allo propria elezione e/o rielezione. Continuo ad essere un molisano arrabbiato, pronto a dare il mio contributo a qualsiasi discussione
dovesse nascere pur di cambiare qualcosa per noi, per la nostra regione, per i nostri figli.

Scusate la lunghezza dello scritto, vi saluto cordialmente con il mio statevi arrivederci e sempre
Forza Molise!! E ricordiamoci anche di questo spot quando nel 2023 torneremo a votare!!
Franco di Biase

P.S. siamo agli inizi di Luglio 2022 non mi si venisse a dire che la stagione turistica 2022, già
prevista come positiva, sarà tale per gli spot della Regione Molise. Sono, saranno trasmessi troppo tardi per far beneficiare il turismo molisano delle presenze. Se presenze ci saranno sarà per il passaparola di chi Molise ci è stato e si è trovato bene. Non facciamo che…
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