Campobasso/ Rifiuti, la raccolta resta ‘indifferenziata’

E’ sempre difficile, anche per il cronista, ritornare spesso su alcuni argomenti, perché si corre il rischio di essere ripetitivi; ma questo avviene spesso quando, nonostante le segnalazioni, la pubblica amministrazione non provvede a risolvere il problema, a volte in maniera anche incomprensibile. L’argomento ‘raccolta differenziata dei rifiuti’, con riferimento a Campobasso, torna ciclicamente in cronaca e periodicamente segnaliamo date e motivazioni dei vari step che poi non vengono rispettati, senza che si venga a sapere il motivo di questi ‘rallentamenti’. Per dovere di cronaca ripetiamo solo l’ultimo dei passaggi irrisolti.

Da due anni e mezzo ‘abbondanti’ è stato effettuato il ritiro dei bidoni dell’umido nelle zone dove ancora la differenziata ‘porta a porta’, o meglio condominiale, non era stata effettuata; la spiegazione ufficiale era che la misura sarebbe stata transitoria e che nel giro di alcuni mesi si sarebbe provveduto a risolvere il problema: ma a tutt’oggi nelle zone specificate nulla è cambiato ed i bidoni continuano ad essere ‘tracimanti’ di rifiuti, come testimonia la foto scattata solo ieri. Senza tanti giri di parole: perché?

Perché è così difficile a Campobasso organizzare un servizio di raccolta differenziata che altrove, anche in città maggiori, funziona alla perfezione? Perché nessuno fa sapere pubblicamente se il finanziamento stabilito in favore del Comune di Campobasso sia stato interamente o in parte erogato e quali azioni siano state poste grazie a quella erogazione pubblica? La precedente amministrazione, che pure della raccolta differenziata ha fatto una bandiera politica, ad un certo punto ha smesso di far sapere cosa si stava facendo, tranne far circolare delle foto dove si vedevano cataste di bidoni nuovi di zecca e pronti all’uso: poi il vuoto totale. Ma anche la nuova amministrazione a guida Cinque Stelle non è andata aldilà di qualche aggiornamento episodico sullo stato dei lavori. Ed in ogni caso arrivati a quello che è stato definito l’ultimo anello ancora mancante per la realizzazione totale della differenziata in città tutto si è fermato e sono saltate date ed impegni.

Cosa sta succedendo e perché non si rispettano i tempi? Non è dato sapere: del resto non è una novità assoluta in questa legislatura ed il dialogo con la cittadinanza è monco e limitato a pochi argomenti, non certo per colpa della cittadinanza. C’è un comportamento da parte di questa maggioranza sull’argomento che è a metà strada tra l’isolamento e l’immobilismo.

Visto il continuo richiamo dei Cinque Stelle ai cittadini, dovrebbero anche informarli sullo stato dell’arte, su quanti fondi siano rimasti in cassa per completare il servizio e come intendano impiegarli. I cittadini continuano a non sapere; di contro continuano a pagare la TARI su aliquote che certo non sono basse e a questo punto sembrano spropositate rispetto al servizio garantito. Anche i discorsi sulle difficoltà operative in una città di cinquantamila abitanti con una configurazione urbanistica non facile lasciano il tempo che trovano: a Salerno, per fare un esempio, i dati della differenziata sono stati entusiasmanti e continuano ad essere buoni e quella città certo non ha meno difficoltà urbanistiche rispetto al capoluogo molisano, oltre ad essere ben più popolosa.

Speriamo di non dover tornare per l’ennesima volta sull’argomento, ma sinceramente non ne siamo affatto sicuri.

Stefano Manocchio

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