Campobasso/ Pascale ‘boccia’ l’amministrazione Battista

Viabilità e infrastrutture sarebbero dovuti essere i fiori all’occhiello dell’amministrazione guidata da Antonio Battista. In quattro anni e mezzo abbiamo assistito, impotenti, a una inerzia dell’amministrazione di centrosinistra. Vediamo una città paralizzata, un capoluogo di regione che, invece, di crescere sta subendo un decremento anche della popolazione. Secondo i dati Istat, il 31 dicembre 2014, primo anno dell’amministrazione di centrosinistra, erano 49.434 gli abitanti residenti a Campobasso per arrivare ai 49.262 abitanti del 31 dicembre 2017. Un numero poco incoraggiante: la fotografia della crisi di una città che dovrebbe essere da guida per tutta la regione Molise. Se guardiamo alle infrastrutture: terminal degli autobus e sopraelevata, ex mattatoio, solo per fare alcuni esempi. Così come erano nel 2014 così li ritroviamo oggi. Abbiamo assistito a una estate durante la quale sono state necessarie le lamentele dei residenti nelle periferie per far sì che si procedesse al semplice sfalcio dell’erba. Le contrade, mi riferiscono i cittadini, sono abbandonate a se stesse. Basta pensare anche alla strada che confina tra Campobasso e Ferrazzano: siamo stati abituati a vedere, negli ultimi anni, situazioni di erba alta nel territorio del capoluogo e verde ben tenuto nell’area ferrazzanese. Dall’altro lato, il verde pubblico è sempre meno curato, così come i cittadini lamentano le pessime condizioni di strade, per le quali sono sempre di più le denunce degli automobilisti per i danni subiti dalle autovetture, e, soprattutto, marciapiedi, dove, in alcune zone, è impossibile transitare. E dove diventano ostacoli insormontabili per i diversamente abili.

L’arredo urbano è stato gestito con semplici spot per gettare fumo negli occhi ai cittadini, sulla viabilità resta sempre l’incognita della Tangenziale Nord, i cui lavori devono essere consegnati entro il 31 dicembre 2018 con la rendicontazione dei lavori alla Regione Molise, che aveva erogato ben 18 milioni di euro, derivati dai finanziamenti del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013. Per non parlare dell’illuminazione, che si dovrebbe provvedere a estenderla a led in tutto il territorio, sia per questioni di risparmio che di maggiore luminosità di notte, a vantaggio anche della sicurezza cittadina. Il ‘Ti restituisco la città’ di battistiana memoria è stato solo uno spot per vincere le elezioni. Ma la Campobasso del 2018 è la fotografia sbiadita della Campobasso del 2014.

Alessandro Pascale-Consigliere Comunale ‘Lega con Salvini’

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