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Campobasso, la prevalenza del cafone

Foto a cura di Domenico De Angelis

Non vorrei esordire con il solito ricordo della ‘città giardino’, ma quello che si vede ultimamente a Campobasso è qualcosa difficile da digerire. L’atavica serietà e discrezione della popolazione, la tendenza al rispetto delle regole e anche un certo rigore nei comportamenti di vita sono solo un ricordo e stanno lasciando spazio al lassismo, al ‘lasciamo correre’ oltre che, cosa peggiore di tutte, ad una totale accondiscendenza verso comportamenti degradati.

Il segnale  più evidente è sicuramente il rifiuto totale, purtroppo da parte di un numero sempre maggiore di maleducati, di conferimento nell’apposita area ecologica di rifiuti ingombranti, a partire dagli elettrodomestici fino ai complementi d’arredamento, porte e ogni cosa utile a deturpare il paesaggio.

 La foga del ciarpame è inarrestabile e, come si può vedere nella foto, non esclude gli igienici e sanitari.

Parafrasando un bel libro di Nantas Salvalaggio, siamo alla prevalenza del ‘cafone’, che sta distruggendo il capoluogo di regione e che a volte corrisponde con gli ipocriti che poi si lamentano se le cose in città non funzionano.

Sembrerebbe una strada senza uscita; ma forse uno scatto d’orgoglio almeno da parte degli altri e qualche opportuna segnalazione alle autorità competenti non sarebbe male.

Stefano Manocchio

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