Campobasso/Importunava i vicini, emessa ordinanza cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di una donna

Nel pomeriggio del 19 dicembre , la Squadra Mobile della Questura di Campobasso ha eseguito un’ordinanza cautelare – disposta dal gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura – applicativa della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese per delitto di atti persecutori nei confronti di una donna, residente nel comune di Campobasso, che da diversi mesi importunava i propri vicini di casa, abitanti al piano superiore.

Le indagini hanno preso avvio dalle denunce delle persone offese, tutte facenti parte del medesimo nucleo familiare, che si sono rivolte alle Forze dell’Ordine, poichè esasperate dalle continua molestie provenienti dall’inquilino del piano inferiore. Sin dalle prime ore del mattino le vittime erano costrette a tollerare i continui rumori molesti che l’indagata provocava con lo spostamento volontario dei mobili e con colpi intenzionali sulle pareti, oltre a urla e grida frequenti, anche di carattere offensivo, dirette alle persone offese, le quali erano arrivate a limitare i propri spostamenti all’interno dello stabile per evitare qualsiasi incontro con l’indagata.

Anche gli altri abitanti del palazzo , vittime indirette di tali condotte, hanno confermato gli episodi molesti e dalle loro dichiarazioni è emersa una situazione di convivenza, all’interno del condominio, particolarmente compromessa e resa intollerabile proprio dai comportamenti dell’indagata.

Simili fenomeni, che , chiaramente, incidono sulla serenità personale e sulla tranquillità domiciliare sono costantemente monitorati dalla FF. PP. e dalla magistratura. E’ assicurata infatti, una continua attenzione, sia di carattere preventivo che repressivo, per evitare che l’esasperazione causata da casi problematici di convivenza condominiale, ormai sempre più frequenti, possa tradursi in comportamenti aggressivi o addirittura violenti.

(Il procedimento è in fase di indagini preliminari, nel corso delle quali l’indagata potrebbe esperire, in ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito).

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