Campobasso/ Il crime per descrivere la realtà, il messaggio di Tintilia noir

Tre scrittori e tre incontri di successo per la rassegna noir conclusasi ieri sera a Palazzo Gil. Tintilia noir l’evento culturale ideato ed organizzato da Mirko Addesa,  appassionato di crime ed autore del testo Omissis Baby, è giunto alla sua quarta edizione. E quest’ anno ha portato a Campobasso Gabriella Genisi, autrice della fortunata serie con il commissario Lolita Lobosco; Romano De Marco, già noto al pubblico del festival molisano, con il suo ultimo libro “La casa sul promontorio”; e, in terza serata , Francois Morlupi, nome nuovo sulla scena editoriale, in lista per il conseguimento di prestigiosi riconoscimenti nazionali della letteratura poliziesca.

“Nel nero degli abissi”, l’indagine con i “cinque di Monteverde” (quartiere ovest di Roma dove è ambientato il delitto) lo scrittore romano vuole raccontare la sua città  in modo da farne la sesta protagonista dopo i poliziotti. “D’altronde –  egli stesso ha confermato  – ormai il noir è il genere letterario che meglio si presta per sollevare denunce sociali. Ed io avendo una conoscenza anche del territorio francese a volte mi soffermo a contrapporre le due realtà per mettere in luce le criticità del contesto italiano”.  Anche il percorso di studi di Francois, in una scuola francese, si riflette nei suoi romanzi.  “Ogni narrazione – ha ammesso – subisce l’influenza di romanzieri dell’800 francese come di autori italiani contemporanei”. “Invece l’idea dei cinque poliziotti, per superare lo stereotipo del commissario/eroe – ha proseguito Morlupi – è confermata dalla realtà. Nel commissariato di Monteverde, dove una volta sono stato invitato, mi dissero che tutte le indagini prevedono un lavoro di squadra. E i detective che fanno squadra nei miei racconti sono studiati per creare sì tensione, ma anche tanta ironia e punte di umorismo. Ciò perché da assiduo lettore credo che per incentivare alla lettura bisogna offrire pagine soprattutto piacevoli”.

Rossella Salvatorelli 

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