A Palazzo Pistilli un touch screen per incontrare il patrimonio artistico molisano.

Collaborare, interagire, coordinare risorse e competenze attive sul territorio significa sempre raggiungere risultati tangibili e positivi. È quanto accaduto questo weekend  nella nostra città in occasione delle “giornate europee della cultura”.  Un cartellone ricco di iniziative di carattere storico, artistico, scientifico ed archeologico che ha messo in luce “beni” sconosciuti o sottostimati presenti in Molise. 

“Dall’invisibile al Visibile – alla scoperta degli artisti dell’ 800 e 900 molisano” é il titolo del progetto presentato in tale contesto presso Palazzo Iapoce a Campobasso.

Un lavoro durato due anni che ha visto come protagoniste alcune classi del liceo artistico “G.Manzù” e del convitto nazionale “M.Pagano” sotto la guida dei docenti Patrizia Oriente, Carmen Adamo e Marco di Paolo. L’input  un bando del Miur “Progetti didattici nei musei, nei siti archeologici e nei luoghi di interesse” che mirava alla riscoperta di un patrimonio da molti ignorato. Poi il pensiero ad alcune collezioni private di Michele Praitano e Giuseppe Ottavio Eliseo raccolte nel museo Pistilli e in quello di Gambatesa, oltre a vari “cartoni” (bozze di disegni) esposti nei corridoi del Convitto. Una ricchezza che meritava maggior visibilità. L’artista di primo piano è l’illustre Amedeo Trivisonno, nato nel 1904 a Campobasso, formatosi dapprima presso l’Accademia di Roma e poi a Firenze. Ha lasciato molteplici dipinti, famosi quelli sacri sparsi in tutto il Molise, ma anche a Napoli, alla mostra D’oltremare, a Milano e in Egitto dove ha vissuto per alcuni anni. 

Rilevante la collaborazione dell’agenzia MEMO, che, grazie all’alternanza scuola lavoro, ha dato agli studenti l’opportunità di imparare ad apprezzare l’arte e la cultura, capirne i contenuti e selezionare i metodi e gli strumenti per un’efficace comunicazione. Poi  col supporto di internet, delle innovazioni tecnologiche, della digitalizzazione della fotografia, curate dalla ditta AMTM  e…con tanto impegno, i ragazzi hanno messo a punto una web upp  che consente da un qualsiasi pc, tablet o smartphone, digitando www.invisibilevisibile.it, di  scoprire un  territorio ricco di bellezze che vale la pena di esporre al mondo. 

Invece il touch screen si può vedere e consultare in una saletta di Palazzo Pistilli, nel borgo vecchio del capoluogo. L’intero progetto è stato realizzato con un finanziamento del Miur.

Rossella Salvatorelli 

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