La Provincia di Campobasso blocca le gare automobilistiche. Strade provinciali pericolose per lo sport, ma aperte al traffico ordinario

Spiace dover annunciare ai numerosi concorrenti iscritti e a tutti gli appassionati di sport automobilistico che il 17° Slalom di Cercemaggiore, in programma per domenica 26 giugno 2016, non potrà svolgersi per mancata autorizzazione da parte della Provincia di Campobasso. Con una nota non pervenuta all’Organizzazione, ma trasmessa direttamente alla Prefettura, la provincia di Campobasso afferma testualmente che “il tratto interessato dalla manifestazione presenta numerose carenze strutturali, quali una ridotta larghezza della carreggiata, ostacoli fissi, scarpate non protette da barriere, muri e fabbricati molto vicini alla sede stradale e diffuse fessurazioni della pavimentazione che si sono accentuate negli ultimi tempi” …. “di recente un dissesto ha interessato un muro controterra … che è in parte crollato e in parte fortemente inclinato verso la sede carrabile, sussistendo il rischio di ribaltamento di questa porzione di muro”.

Per tutto quanto sopra -continua la nota della Provincia- l’Ufficio ritiene che non sussistano le condizioni di sicurezza per lo svolgimento della competizione. Ma la stessa Provincia ritiene comunque possibile emettere il provvedimento di chiusura della strada per il tempo necessario allo svolgimento della manifestazione qualora gli organizzatori assumano l’onere di adottare ogni necessaria misura, ponendo in opera tutti i presidi e le idonee protezioni atte a salvaguardare la sicurezza di cose e persone in ogni punto del tracciato, sollevando la provincia da gni qualsivoglia responsabilità in merito.

Ebbene, con la massima tempestività, l’Organizzazione ha comunicato alla Provincia di assumersi l’onere di adottare ogni necessaria misura per garantire la sicurezza di persone (che saranno comunque ubicate esclusivamente nelle aree riservate al pubblico) ed opere presenti lungo il percorso con tutti gli opportuni apprestamenti – così come sempre fatto nelle precedenti edizioni dello Slalom sul medesimo tratto di strada e così come viene fatto per ogni competizione automobilistica.

L’Organizzazione ha anche chiarito che, come di consueto e come dalle consuete prescrizioni delle amministrazioni proprietarie delle strade, che le testate dei muretti delle abitazioni ed ogni manufatto presente sarebbe stato protetto con pile di pneumatici legati tra loro, secondo le norme federali; le zone prive di barriere metalliche sarebbero state opportunamente delimitate da new jersey in plastica riempiti d’acqua e con la presenza di transenne al fine di delimitare gli accessi laterali.

Quanto alla velocità l’Organizzazione ha chiarito che il minislalom è una gara di regolarità e la presenza di ben dodici postazioni di birilli, ognuna formata da un minimo di quattro barriere di birilli e posizionate a breve distanza una dall’altra tende a far diminuire drasticamente la velocità.

Addirittura l’Organizzazione ha fatto presente alla Provincia, ente proprietario del tratto di strada interessato, che aveva già provveduto a propria cura e spese e per puro spirito sportivo, a sistemare il muro pericolante effettuando opere che lo hanno ripristinato nella sua posizione originaria. Ovviamente l’Organizzazione, coperta comunque da specifica polizza di assicurazione obbligatoria per i danni a terzi, come richiesto espressamente dalla Provincia, ha comunque sollevato la Provincia di Campobasso da ogni responsabilità in merito.

A questa chiara e precisa dichiarazione dell’Organizzazione, la Provincia ha risposto che i presidi di sicurezza che si intendono porre in essere, ancorché rispondenti alle norme federali sulle competizioni automobilistiche, non possono sostituire i dispositivi di ritenuta secondo il DM 21/06/2004 e gli altri approntamenti necessari per le anomalie rilevate.

A fronte di questa comunicazione della Provincia di Campobasso è intervenuta anche la Direzione Centrale per lo Sport Automobilistico dell’Automobile Club d’Italia che, evidenziando che il DM citato dalla provincia si riferisce alla normale circolazione stradale, trattandosi invece di una competizione sportiva agonistica, deve farsi riferimento alla normativa e ai regolamenti speciali che disciplinano l’attività sportiva, che ha esigenze proprie e differenti rispetto alla normale guida su strada aperta al traffico.

Nella nota dunque l’ACI considerando che il percorso sarà appositamente attrezzato e messo in sicurezza, considerato l’allestimento imposto da ACI, preso atto che l’idoneità del percorso è stata asseverata da un tecnico incaricato e verificata mediante collaudo da parte di un tecnico abilitato dalla Federazione Sportiva, ha INVITATO la Provincia di Campobasso, in sede di autotutela, a ritirare il provvedimento di diniego e concedere l’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione.

Purtroppo alle ore 17,00 di oggi venerdì 24 giugno 2016, la Provincia di Campobasso non ha comunicato all’ACI alcun provvedimento, né di conferma del diniego e né di autorizzazione allo svolgimento della manifestazione.

Certamente oggi è stata scritta una pagina buia per lo sport automobilistico in provincia di Campobasso e nasce un probabile conflitto istituzionale tra due Amministrazioni pubbliche che fino ad oggi hanno sempre collaborato nel pieno interesse dei cittadini e degli sportivi e soprattutto nel campo dell’educazione alla sicurezza stradale e ai primari valori civici e proprio nella divulgazione di quei concetti che sono alla base del rapporto tra sport automobilistico e sicurezza stradale.

Una strada chiusa al traffico, con un unico senso di marcia, con tutti gli apprestamenti speciali predisposti per una gara automobilistica, la presenza di un elevato numero di qualificati Commissari di Percorso che presidiano l’intero tratto di strada interessato dalla gara, rendono certamente più sicura una strada aperta al traffico ordinario, a doppio senso di marcia, senza il presidio delle Forze dell’ordine, e che presenta -come dichiarato formalmente dallo stesso Ente proprietario della strada, la Provincia di Campobasso- numerose carenze strutturali, una ridotta larghezza della carreggiata, ostacoli fissi, scarpate non protette da barriere, muri e fabbricati molto vicini alla sede stradale e diffuse fessurazioni della pavimentazione, un dissesto che ha interessato un muro controterra che è in parte crollato e in parte fortemente inclinato verso la sede carrabile, sussistendo il rischio di ribaltamento di questa porzione di muro.

In queste condizioni si deve ritenere che questa strada sia fortemente pericolosa per il transito ordinario di tutti gli autoveicoli e di grande pregiudizio all’incolumità pubblica. Abbia il coraggio la Provincia di Campobasso di chiudere al transito questo tratto di strada e tutti i tratti di strada che non rispettano appieno il citato DM 21 giugno 2014.

L’ACI si riserva comunque ogni azione, nelle sedi più opportune, contro ogni inadempienza rilevata, per i danni diretti subiti, per i danni d’immagine dell’Automobile Club Campobasso e dell’intera Federazione ACI e per i danni indiretti derivanti dall’annullamento della manifestazione.

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