La Mostra fotografica Brown Print in esposizione ad Altilia

Dopo le esposizioni a Campobasso e Isernia la mostra arriva nel luogo dove tutto è iniziato: Altilia di Sepino. La mostra Brown Print prosegue un percorso di studi sulle tecniche alternative di stampa fotografica ideato e condotto dal fotografo Luigi Grassi (www.luigigrassi.com), organizzato dal Centro per la Fotografia Vivian Maier di Campobasso, con la collaborazione di Arte Studio e Me.MO Cantieri Culturali a.p.s. . Durante il corso gli studenti si sono confrontati fotograficamente con il paesaggio archeologico di Altilia e hanno avuto modo di sperimentare una tecnica di stampa artigianale.

La stampa bruna si colloca indietro nel tempo – precisamente a partire dal 1889 grazie agli studi del chimico inglese W.J. Nichols – e l’obiettivo del corso e di questa mostra è quello di stabilire un legame tra antico e moderno, tra antichi metodi di stampa e tecnologia digitale. La semplicità, intesa come genuinità, insieme a una buona dose di precisione, tempo e concentrazione, della stampa bruna è il presupposto fondamentale per la creazione di immagini fotografiche di rara originalità. Oltre al procedimento tecnico, la bellezza delle immagini è il risultato anche della scelta del soggetto: il sito archeologico di Altilia. La rappresentazione fotografica dell’antico nucleo abitativo romano contribuisce a rendere ancora più singolare l’immagine prodotta attraverso la stampa bruna. Iscrizioni sparse ovunque, colonne che si innalzano verso il cielo, pietre che ancora definiscono i sentieri percorsi, le porte e le mura che invitano a entrare in città: tutti questi elementi sono stati catturati dalle immagini in mostra con lo scopo di rendere visibile agli occhi di chiunque quel valore antico ed eterno che rende unica e autentica anche la stampa bruna.

Il percorso fotografico si snoderà tra le immagini di Rosso Albino, Chiara Brunetti, Paolo Cardone, Rossana Centracchio, Simone Di Niro, Alexandra R. Ionescu, Lello Muzio, sottolineando i particolari più significativi di una città antica scomparsa per secoli e riemersa, in parte, negli anni ’50 del Novecento. Il municipio romano, sorto a cavallo del tratturo Pescasseroli – Candela nel tratto che attraversa la Valle del Tammaro in corrispondenza della montagna di Sepino, ha una lunga storia da raccontare a partire dalla sua prima organizzazione urbana, racchiusa all’interno delle possenti mura, che furono fatte edificare dai figli adottivi di Augusto, Tiberio e Druso.
Diversi secoli di transumanza e opere pubbliche, finanziate dai membri illustri di famiglie locali che raggiunsero le più alte cariche dell’Impero, la resero uno dei municipia più importanti del Sannio molisano fino al suo progressivo decadimento che raggiunse il culmine in epoca altomedievale. Da questo momento in poi l’area sarà occupata da piccoli nuclei organizzati intorno alle aree coltivabili che conserveranno la loro fisionomia fino alla seconda metà del ‘900. Questo percorso storico, umano e sociale, si rivelerà attraverso gli straordinari scatti della mostra Brown Print – Altilia, organizzata dal Centro per la Fotografia Vivian Maier di Campobasso che si terrà nell’area archeologica di Altilia grazie alla collaborazione di Me.MO Cantieri Culturali a.p.s. .

La mostra sarà inaugurata Domenica 31 Luglio 2016 alle ore 18.00.
Sarà visitabile fino al 4 Settembre 2016 tutti i Sabato e Domenica dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Ingresso Libero.

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