Spreco alimentare, nuova legge in arrivo

L’Italia si appresta ad avere una legge contro lo spreco alimentare  meno burocrazia e più agevolazioni fiscali alla base della nuova normativa, la grande distribuzione è d’accordo: oggi è difficile donare certi alimenti, come il pane fresco, la nuova legge supermercati obbligati a stipulare accordi con le associazioni caritatevoli e a donarle cibo in scadenza da distribuire agli indigenti.Una proposta di legge sulla lotta contro lo spreco alimentare, che prevede che gli esercizi  commerciali , si accordino con le organizzazioni di volontariato per la donazione dei prodotti in eccedenza a titolo gratuito. Coldiretti dai suoi rilevamenti afferma che ogni italiano butta nella spazzatura circa 76 chilogrammi di cibo ogni anno, a fronte di 4 milioni di poveri stimati dall’Istat. La Carta di Milano ha posto come obiettivo («consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno, assicurandoci che il cibo sia consumato prima che deperisca, donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori»). A fine dicembre la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha  adottato all’unanimità un testo base per la limitazione degli sprechi, in particolare alimentari («La proposta  è frutto del confronto con le associazioni di volontariato e categoria, la grande distribuzione, il mondo agricolo. L’Italia non è fanalino di coda nel recupero delle eccedenze: dal 2003 abbiamo la legge 155, chiamata del “Buon Samaritano”, che ha consentito la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale e senza scopo di lucro. E ogni anno nel nostro Paese si recuperano circa 500mila tonnellate di alimenti. La nuova normativa vuole fare un passo in avanti, cioè semplificare le donazioni e togliere burocrazia e ampliare la categoria dei soggetti che possono beneficare delle donazioni. Chi non dona oggi, il panetterie o il salumiere, è spesso perché la burocrazia è onerosa. La legge,  fatta di 14 articoli vuole  fare chiarezza sulle interpretazioni normative sul territorio nazionale. Per esempio distingue tra data di scadenza e termine minimo di conservazione. Le Asl oggi non consentono a tutti di fare le stesse cose. In certe zone d’Italia pare quasi impossibile donare il pane a causa delle sue stringenti interpretazioni. E la legge cerca fa riferimento specifico al pane per incentivare la donazione. Alcuni cibi sono semplici da recuperare, paste, biscotti, scatolame, ma la vera sfida è recuperare il fresco, i prodotti da gastronomia e cotti, frutta e verdura, il pane. Il problema è la lotta contro il tempo: ci sono prodotti che hanno vita brevissima.
Alfredo Magnifico

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