Spending review, la Consap denuncia: non esiste più il poliziotto di quertiere

“Il neo questore reggente di Campobasso, dal suo insediamento ad oggi, ha dato vita a uno spostamento di personale imponente e senza precedenti, per la polizia di stato di questa Provincia, e gli effetti già non tardano a farsi sentire. In negativo. Poliziotti qualificati, preparati e con grande esperienza specifica (risorsa di enorme valore, costata tempo, impegno, denaro dei contribuenti e fatica), improvvisamente assegnati (con l’imposizione, ovvero senza richiesta o consenso) ad altro incarico, del quale spesso hanno poca specifica preparazione, lasciando un vuoto enorme alle loro spalle che i nuovi arrivati non possono colmare in tempi brevi, non per demerito, ma perché non ci si inventa professionisti dall’oggi al domani!” , questo il duro commento del segretario generale regionale Molise della Consap Peppino Pica di fronte all’attuazione dell’annunciata rivoluzione del dr. Pagano. Continua poi il segretario Pica, “ il questore reggente ha sostanzialmente ignorato un vero e proprio patrimonio: alla faccia della sua “spending review”!, riferimento emerso nella conferenza stampa del 15 novembre u.s.“…ci saranno 36 poliziotti in meno negli uffici, tutto personale che andrà a rinforzare soprattutto le volanti (15 agenti), ma anche la squadra mobile e la Digos…”. Ma la Consap non si e’ fermata alla mera critica, andando ad analizzare i fatti e, soprattutto, quello che dicono i numeri : l’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (l’ufficio che comprende le volanti) ha guadagnato una sola unità; la squadra mobile ha guadagnato una sola unità; la digos ha guadagnato una sola unità; l’ufficio di gabinetto (quello che comprende anche gli uffici “del” questore) ne ha guadagnate quattro. Per il resto – dicono alla consap – si è trattato di un sostanziale, rilevantissimo quanto incomprensibile giro di valzer, con addirittura nr. 36 rimozioni da un precedente ufficio e nr. 37 assegnazioni a nuovo incarico, con ovvie ripercussioni sulla professionalità, in senso generale, e dei colleghi stessi, molti dei quali si sono visti “catapultati” (senza colpa) in altro settore …a ricominciare daccapo! E’ questo – si chiede il sindacato – che vuole il cittadino? e’ questa la strada per l’eccellenza e la massima salvaguardia delle risorse umane e professionali che dovrebbe perseguire una pubblica amministrazione in tempi di ristrettezze come questi? E’ questo che intende il questore reggente Pagano per “spending review”? La Consap, che da subito si è opposta fermamente a questa linea senza precedenti, ancora una volta dice no!infine, il segretario generale regionale peppino pica, interviene sulla recente soppressione del poliziotto di quartiere nel capoluogo molisano, asserendo che “tra i poliziotti appena assegnati alla volante ci sono anche i poliziotti di quartiere, i protagonisti di quella polizia di prossimità progettata e realizzata a livello centrale, su pregresse e positive esperienze americane ed europee, che ha rappresentato la vicinanza, l’ascolto, la presenza del poliziotto tra la gente: più sicurezza, più informazioni reciproche, più partecipazione della polizia alla vita degli esercenti e dei cittadini tutti. “grazie” al questore Pagano, da oggi a Campobasso il poliziotto di quartiere non esiste piu’ e tutto questo probabilmente per cercare di rimpinguare quei numeri promessi alla stampa che, nei fatti e ad oggi, rappresentano forse una sconfitta di questa gestione che potrebbe costare un prezzo molto caro al cittadino molisano che, giustamente, pretende una polizia di stato con un livello massimo di preparazione e di efficienza. e la strada per farlo, a parere della Consap – conclude il dirigente sindacale – è esattamente opposta a quella fin qui intrapresa dal questore reggente di Campobasso!” .
( nella foto un momento del Consiglio provinciale Consap)

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