“Siamo nel baratro, la depressione è alle porte”. Donna bassomolisana si rivolge a Frattura e Facciolla.

 Al presidente Regione Molise Paolo Frattura,  All’Assessore Vittorino Facciolla

Oggi recandomi a Chieti per una visita in Ospedale (esiste , purtroppo, pure la malattia), parlavo con mia figlia riguardo al suo futuro, riguardo alla scelta della facoltà’ è dell’università.

Ho 2 figli e la più grande il prossimo anno si diploma al liceo e fino ad ora ha raggiunto sempre ottimi risultati contando solo ed esclusivamente sulle proprie forze. Mio marito interviene dicendo:” mantenete i piedi per terra…..come possiamo garantire l’università ai nostri figli se io ho 50 anni e sono in mobilità e con il tuo stipendio ( per fortuna lavoro!) riusciamo a pagare solo le rate del mutuo, la benzina per recarti al lavoro, gli abbonamenti degli autobus per i figli e qualche bolletta? ” Ciò che un genitore vorrebbe per i propri figli e’ il meglio e voi lo sapete bene, perché siete genitori, ma c’è una piccola differenza, le vostre tasche sono e saranno piene perché vi siete garantiti anche il vitalizio (sempre per merito dei nostri voti!). E’ vero!!Mio marito ha ragione!! Fino allo scorso anno avevamo uno stipendio dignitoso entrambi, il suo lavoro doveva essere più “sicuro” del mio….così 10 anni fa abbiamo acceso un mutuo per l’acquisto della nostra casa e sono rimasti ancora 5 anni da pagare, nel frattempo siamo riusciti a risparmiare qualcosa ma non sarà sufficiente a garantirci un futuro , soprattutto quello dei nostri figli. Mi spaventa e mi deprime enormemente ciò che accadrà ! Vi metto al corrente che quando ci sono state le elezioni regionali, mio marito (PD pro Frattura) ha discusso animatamente con mio padre (PD pro Romano) per difendere e rendere credibile l’attuale Presidente nel quale riponeva molta stima e fiducia (pur non conoscendolo personalmente)per farsi’ che anche i miei familiari lo votassero. Così fu. Ma ora????? Dove ci avete condotti??? Molte attività sono chiuse: esattorie dello stato, Gam, Zuccherificio e molte altre. Mio marito lavorava in una di queste. Ora io mi chiedo: perché se un imprenditore un po’ folle ( es. Pasini) vuole rilevare e rilanciare le aziende perché mai ci si mette sempre di traverso senza cercare un punto d’incontro e collaborare, contrattare, scendere a compromessi se necessario, per il bene degli operai e delle famiglie che hanno dietro le spalle? Per orgoglio? Per testardaggine? Caparbietà? Altro? Perché se non c’ erano speranze non avete parlato chiaro fin dall’inizio? Perché non fate in modo di riconquistare la stima che ormai avete perso, o volete continuare a dimostrare ai vostri elettori che di loro non ve ne importa nulla? Siamo nel baratro, cominciamo a vedere il fondo e la depressione e’ alle porte.

Lettera firmata

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