“Gioia Piena”, trionfo dell’arte in tutte le sue sfaccettature. Intervista a Massimo Nardi

Massimo Nardi è nato a Bari nel 1963. Ha curato diverse mostre importanti, diplomato al Liceo Artistico di Lucca, ha conseguito la Maturità di Maestro della Ceramica a Bari, si è specializzato nella scenografia lavorando con il Teatro Petruzzelli realizzando scenografie della lirica, televisione e spettacoli in genere. Numerose sono state le sue partecipazioni in collettive e rassegne artistiche, dove si è aggiudicato premi e riconoscimenti importanti.
Hanno scritto di lui critici e giornalisti e le sue opere sono in collezioni pubbliche, private ed ecclesiastiche in Italia e all’estero. Il suo percorso artistico si lega principalmente ad una pittura figurativa, in cui l’elemento paesaggistico è costruito con un linguaggio espressionista, con riferimenti ad un romanticismo metafisico. E’ ideatore anche di progetti a scopo benefico. ( http://massimonardi.blogspot.it/) Un Curriculum costellato di premi, riconoscimenti, collaborazioni con artisti a livelli internazionali, e cosa ci fa a Petrella Tifernina, piccolo borgo del Molise centrale? Davanti ad un murales, a pochi metri dalla piazza del paese, con colori e pennello, sta silenziosamente lavorando, in contemporanea con artisti locali, a quelle che diventeranno opere di un “Museo a Cielo Aperto”. Mi avvicino e iniziamo parlare di arte e bellezza, in tutti i suoi aspetti.
Massimo Nardi la prima impressione di questo Festival e dell’accoglienza di Petrella.
Il primo impatto con questo progetto è stato emozionante sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello umano, trovo importante il voler coinvolgere i giovani in una armonia legata al mondo spirituale ed a quella di fare gruppo con gioia. In questo contesto trionfa l’arte a 360°, la musica, la gioia degli animatori di Nuovi Orizzonti, il cinema, il teatro, la danza, senza dimenticare le testimonianze che possono all’inizio disorientare, perchè forti, ma che sono convinto lasceranno una traccia“.
Anche lei invitato da don Donato Colacicco, di cui è stato maestro, a condividere in Molise questo progetto.
Donato è un “ragazzo”, lo chiamo così perchè lavora con i ragazzi, ed è sempre stato molto creativo, entusiasta , e sono contento che negli anni sia riuscito a trovare la sua strada , stare con Dio e testimoniarlo attraverso l’arte, è riuscito a mettere in risalto le sue capacità, quelle di coinvolgimento e soprattutto quella di lanciare un messaggio di Gioia dimostrando di essere un “Cavaliere di Luce”. Sono felice che sia riuscito a trasmettervi questo messaggio. Su Petrella che dire? Sono stato accolto con gioia, con disponibilità, con familiarità, come tutti i partecipanti, sembrano gesti scontati ma non lo sono, ho scoperto talenti petrellesi.  Mi piace anche l’idea del vostro Sindaco che vuole unire Comune e Chiesa facendo diventare i ” murales” opere per un Museo a Cielo Aperto, una traccia visibile di questo evento che resterà a Petrella. Il coinvolgimento della comunità è essenziale, è una forza positiva, che può essere un messaggio che va oltre il paese stesso. In questi giorni avete ricordato e pregato tutti insieme per i comuni colpiti dal sisma unendo le vostre mani ed il vostro cuore, portando un aiuto nella preghiera”.
L’arte si esprime in varie forme, come sta accadendo in questi giorni al Festival Gioia Piena, ma un artista come lei per esempio dove prende ispirazione?
L’artista prende ispirazione da se stesso, perchè deve necessariamente avere un suo credo per diventare tale. Vedi artista si è dentro, si è non si diventa, e soprattutto bisogna avere una sensibilità spiccata, oltre alle competenza, ma non essere superficiale, chi si esprime attraverso l’arte, deve andare oltre le cose”.
In questi giorni abbiamo sentito “ognuno di noi è un talento, ognuno di noi è uno strumento nelle mani di Dio”, ma l’arte come la fede e la preghiera è un mezzo per avvicinarsi a Dio?
Credo che tutta la concezione dell’arte , per esempio se pensiamo al ‘500, è rivolta a Dio, in un certo qual modo è il braccio di Dio che ci guida, non bisogna avere l’arroganza, la presunzione di essere unici. Probabilmente, parlo per me, forse a volte non me ne accorgo, ma c’è una forza che mi domina, mi coinvolge,ed è una forza superiore. Ciò ce cerco di insegnare ai giovani è di essere modesti, di non essere arroganti, di continuare nella ricerca della conoscenza, non sentirsi mai maestri ma sempre allievi desiderosi di apprendere. Si Dio è importante, è lui che ci dona i talenti, se riusciamo a capire che c’è una forza suprema che ci guida dobbiamo farci guidare. L’arte è espressione della bellezza, Dio è bellezza “.
Un’ultima domanda, il maestro massimo Nardi tornerà a Petrella?
Sicuramente ritornerò, il messaggio che ha voluto dare Donato è quello della gioia viva, che non muore, che si alimenta. Sarebbe una gioia viva ritornare e continuare a vedere e vivere speranza e messaggi di pace. Questo di Petrella, sulle orme della Comunità di Nuovi Orizzonti, è un grande esempio per il Molise, sarebbe bello avere messaggi di pace, ripeto pensando anche alle popolazioni colpite dal sisma in questo periodo, che si estendessero in tutto lo Stivale. Io ritorno , si. “
Mariateresa Di Lallo

 

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