Fondi al Parco dell’Olivo di Venafro. Scarabeo: la Regione è assente, così si rischia di cancellare una importante realtà!

“Ci risiamo! La Regione continua a ritenere inutile il Parco dell’Olivo di Venafro, nonostante, proprio ieri l’altro, il Governatore Frattura e il Presidente Renzi, abbiano firmato il Patto per il Molise che prevede, tra gli altri, interventi mirati sulla salvaguardia e promozione dell’ambiente,  del territorio e sul turismo. Alle richieste legittime del Parco dell’Olivo di Venafro, di vedersi accredidati, finalmente, i fondi per la propria gestione, ad oggi ancora nessun riscontro da parte della Regione. Un comportamento ingiustificato, incomprensibile posto che esiste una Legge che stabilisce la disponibilità finanziaria per il funzionamento di questa struttura, direttamente nel bilancio regionale. Vi è di più, all’indomani dell’ennesima richiesta di erogazione del finanziamento, da parte del Parco dell’Olivo di Venafro, l’Assessore Facciolla aveva rassicurato tutti che avrebbe provveduto, in tempi rapidi, a risolvere la questione, ad oggi, nonostante la promessa, le sollecitazioni del Presidente Pesino e le mie interrogazioni volte a capire le ragioni di tale inadempienza, ancora ci ritroviamo a dover fare i conti con l’inerzia, e speriamo sia solo tale, di una istituzione che, a quanto sembra, predica bene e razzola male. Le difficoltà gestionali del Parco, senza questi finanziamenti saranno presto irreversibili, senza fondi non sarà possibile mettere in atto tutti i programmi e le azioni istituzionali, ma, soprattutto, vanno evidenziate le preoccupazioni più che legittime della dirigenza del Parco dell’Olivo, che tenendo fede alle norme vigenti e nei limiti contributo regionale 2015 e a questo punto anche quelle per il  2016, ha svolto tutta l’attività prevista impegnando le somme per far fronte ai pagamenti a fornitori di servizi e costi di esercizio. Evidentemente, tutto questo, non interessa né all’Assessore Facciolla né al Governatore, che però continuano a parlare di sviluppo ambientale, turistico, agricolo etc. Una decisione, questa della Regione che, come già detto in altre occasioni, pur nel caso di blocco dei pagamenti per motivi legati al patto di stabilità e pur in presenza delle nuove norme relative ai bilanci degli Enti sub regionali, avrebbe dovuto comunque prevedere il mantenimento di quanto impegnato in bilancio, perché pone il Parco dell’Olivo di Venafro e con esso altre realtà simili, in enorme difficoltà nei confronti dei creditori  e di quanti hanno prestato la loro opera a favore di detti Enti. Finora non ho avuto motivo di dubitare su quanto confermatomi dall’Assessore Facciolla e dalla strutture tecnica competente che l’autonomia finanziaria del Parco dell’Olivo di Venafro non sarebbe stata messa in discussione, ma la lettera che il Presidente Pesino è stato costretto a inviare perché non è più  in grado neppure di pagare il fitto dei locali sede dell’Ente che rappresenta, significa che siamo giunti alla frutta, pensare male è peccato, diceva qualcuno ma … per questo viene spontaneo pensare che, come per l’Ospedale, si vuole “chiudere” anche il Parco dell’Olivo di Venafro. Sarebbe difficile persino immaginarlo, che a fronte di un impegno costante e gravoso portato avanti in tutti questi anni dal Parco dell’Olivo di Venafro, si possa giungere a una simile decisione, ma è necessario intervenire al più presto perché siamo oltre i due terzi del 2016 e i problemi, a breve, si raddiopperanno. La richiesta di un ulteriore incontro tra le parti, fatta dal Presidente Pesino, spero voglia sancire in maniera definitiva la svolta positiva per il destino del Parco dell’Olivo di Venafro, in attesa, confidiamo ancora una volta sulle promesse dell’Assessore Facciolla e che Dio ce la mandi buona!”

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