Emozione, cultura, memoria e storia, celebrata la Giornata dell’Emigrazione a Ferrazzano

“Non si può capire il Molise se non si conosce la sua emigrazione!” Antonio D’Ambrosio

Il Molise celebra, il 6 dicembre, la giornata dell’emigrazione. L’Associazione pro Arturo Giovannitti, insieme al comune di Ferrazzano, ha organizzato un incontro con le scuole per parlare del tema. Emozione, cultura, memoria e storia. Queste le parole che sintetizzano la mattinata didattica a Palazzo Chiarulli.
Si è, infatti, voluto puntare su di un tipo di comunicazione principalmente visiva. Tre video hanno animato la mattinata e catturato l’attenzione dei ragazzi. Al termine di ognuno ci sono stati piccoli commenti e interventi da parte dei ragazzi stessi. Il primo cortometraggio è stato Ellis, con Robert De Niro. Si è percepito il dolore, il silenzio di un’isola un tempo temuta, oggi museo per la memoria dell’emigrazione. Chi voleva entrare in America per costruirsi una propria vita doveva passare per Ellis e qui le proprie speranze si frantumavano o venivano finalmente soddisfatte. De Niro rappresenta il fantasma di tutte le anime che sono state respinte, le anime perse in un luogo di nessuno. Lo sguardo rivolto verso una terra così vicina, ma
così irraggiungibile. La commozione di quei momenti è stata percepita dagli studenti che hanno preso nota e commentato il corto.
Da una situazione di negazione siamo passati ad una di positività, di chi ce l’ha fatta. Chaplin con il suo “The immigrant”, ha fatto ridere, riflettere e in pochi attimi ha regalato un’idea ben precisa di quello che è stato il lungo viaggio, le difficoltà che si potevano incontrare, ma la voglia di farcela, soprattutto quando l’amore arriva e ci porta nella dimensione del possibile. Le due diverse strade sono state analizzate dai ragazzi stessi, che si sono divertiti anche a raccontarci dove sono stati loro e quello che hanno visto fuori dal Molise. Si è poi riflettuto su chi invece vive a Ferrazzano e non è molisano. Dall’emigrazione all’immigrazione contemporanea. Periodi diversi, situazioni di partenza diverse, ma medesime emozioni, stesse difficoltà linguistiche e di integrazione. In ultimo è stato proiettato un documentario dell’istituto Luce, trasmesso da Rai Tre, sulla storia dell’emigrazione italiana. Al termine, molte le domande dei ragazzi: “In che luoghi sono stati banditi?”, “Perché erano trattati così male?”…

Un breve ma significativo intervento è stato fatto da Maria Tirabasso, responsabile della Regione Molise dell’assessorato Molisani nel Mondo. Ha ricordato ai ragazzi che le comunità dei molisani all’estero sono una fonte di emozione, di ricchezza culturale e di risorsa per noi da non dimenticare. Con loro possiamo costruire un futuro migliore per noi che restiamo in patria e offrire loro una più
accogliente “seconda patria”. Al termine per i ragazzi c’è stata una sorpresa. Armando Manzo, rappresentante dei molisani in Argentina ci ha onorato della sua presenza e raccontato uno spaccato di nuova emigrazione, del forte legame che ancora oggi i molisani nel mondo sentono per la loro patria d’origine. Lui stesso,
nato in Argentina, porta avanti il nome del Molise, con le sue tradizioni ed i suoi profumi. Con una grande emozione, Armando, ha raccontato, inoltre, ai ragazzi la storia di padre Giuseppe Tedeschi.
Il racconto della sua triste fine ha fatto salire le lacrime agli occhi a lui per primo e a tutti noi del pubblico poi, affascinati dal racconto. La solidarietà è stato il messaggio principale che ha voluto comunicare attraverso il ricordo di Tedeschi. Saluta i ragazzi con due messaggi in particolar modo. Il primo è quello di studiare e amare il Molise, la propria terra, ovunque si troveranno nel mondo in futuro. Il secondo è quello di ricordarsi che in ogni luogo che visiteranno potranno trovare un molisano, un amico che li potrà accogliere a braccia aperte. Ma questo solo se saranno bravi, loro da una parte, e noi adulti dall’altra a non spezzare il filo emotivo che lega i molisani nel mondo. Un sentimento di solidarietà e spirito di collaborazione che deve essere forte e diffuso, solo grazie a questo potremmo far vivere anche nelle seconde e
terze generazioni di ragazzi all’estero la voglia di scoprire il Molise e sentirsi parte di esso. “E oggi quando tornerete a casa, a tavola con i vostri genitori, ditegli che il Molise non ha limiti territoriali…” Armando Manzo

“Didattica interattiva ed efficace. Una giornata emozionante, sia per i video sia per l’intervento del nostro molisano in Argentina, Armando” così chiude e ci ringrazia la professoressa Loredana Parisi a nome di tutti gli insegnanti.

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