Cordisco (PD): Il referendum per come e’ stato impostato dal segretario nazionale e regionale, sta lacerando ed acuendo lo scontro tra i militanti

Siamo alle solite, si cerca ancora una volta di far passare una decisione personale come fosse presa con il coinvolgimento, ed il consenso, di tutti. Mi riferisco alla esternazione fatta dal segretario di federazione del basso molise sull’allargamento della segreteria regionale. Non mi risulta, anche per il ruolo che rivesto, di aver convocato a tutt’oggi una assemblea di federazione nella quale discutere di tale opportunità, come non mi risulta che il clima che ha portato alla elezione di questo segretario sia piu’ lo stesso, ma sia tutt’altro. Pochi incontri fatti con una segreteria e segretari di circolo ben poco partecipati.
E’ vero che abbiamo chiesto tempo fa una presenza in segreteria (molto tempo addietro) ma è anche vero che da allora molte cose sono cambiate e sono cambiati soprattutto gli equilibri, le motivazioni, la coerenza e la partecipazione.
Questo referendum, per come e’ stato impostato dal segretario nazionale e regionale, sta lacerando ed acuendo lo scontro tra i militanti, iscritti e gli organi di partito.
Trovo, in questo momento, fantasiosa, strumentale e del tutto inopportuna la proposta avanzata ad un allargamento della segreteria regionale fatta ora, guarda caso, viste anche le intenzioni del segretario nazionale di aprire subito dopo il voto sul referendum ad una anticipata fase congressuale.
Se poi si cerca di dare il contentino a qualcuno, per fidelizzare, o di chiudersi in un recinto dove mettersi al riparo da probabili scossoni , avendo chiaro che il partito è a pezzi con evidente responsabilità tutta addebitabile a chi lo ha gestito fino ad ora sempre con il solito sistema della condivisione tra pochi, allora bisogna prenderne atto e fare scelte diverse.

Presidente Federazione del Basso Molise Partito Democratico, Vincenzo Cordisco

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