Alfredo D’Amborosio coordinatore regionale dell’UPC

Nuovo prestigioso incarico per Alfredo D’Ambrosio, ex senatore della Repubblica, centrista e moderato. L’onorevole Antonio Satta, segretario politico nazionale dell’Unione Popolare Cristiana, lo scorso 20 febbraio ha nominato D’Ambrosio – già componente della segreteria nazionale – coordinatore per il Molise dell’Upc, delegandolo a rappresentare il movimento nei rapporti con le altre forze politiche e all’utilizzo del simbolo, nelle forme previste, per tutte le incombenze, raccordandosi con tutte le forze moderate presenti sulla scena politica.
Il movimento di Satta, di ispirazione popolare e cristiana, ha scelto l’esperienza e la specchiata figura di un politico di lungo corso come D’Ambrosio, da sempre convinto sostenitore della buona politica. L’ex parlamentare isernino torna dunque alla ribalta con un nuovo progetto, che parte dal nazionale per ramificarsi in Molise e nel resto del Centro-Sud. Un’iniziativa sorta dalla volontà di una dozzina di deputati e senatori, in carica e non, principalmente di estrazione centrista: un gruppo motivato e coeso che, al di là degli steccati, intende mettere a disposizione le proprie esperienze e competenze al servizio del cittadino. La scelta su D’Ambrosio è stata dettata dalla considerazione che, in un momento storico così difficile e particolare, chi ha un passato criticabile debba farsi da parte e le scelte debbano cadere su persone integerrime, che possono mettere al servizio della comunità un bagaglio politico e amministrativo ineccepibile sotto ogni punto di vista.
“Sono onorato di questa investitura – ha commentato D’Ambrosio – Da Roma l’onorevole Satta e altri amici hanno insistito affinché accettassi, ritenendo che fossi la persona giusta. Lusingato, ho messo a disposizione la mia esperienza e le mie possibilità, senza rivendicare alcuna candidatura, ma per pura e intramontabile passione politica. Ho già avuto le mie soddisfazioni e ho aderito perché voglio dare il mio contributo per far radicare sul territorio questo nuovo soggetto politico, nel convincimento che la politica si possa fare anche senza stare nelle istituzioni. Ho a cuore, più di ogni altra cosa, le sorti dei cittadini molisani e ritengo che sia un dovere inderogabile, da parte di chi ha avuto una storia e un passato politico di un certo livello, riprendere le fila di un discorso che, in verità, non si era mai interrotto. Non sono mai uscito dall’agone politico, ma ho atteso, volontariamente in stand-by, lo sviluppo degli eventi. Consapevole che il momento storico richiedesse un ricambio, che alle cosiddette nuove leve fosse necessario dare un’opportunità concreta. Tuttavia, non posso fare a meno di rilevare che quanto accaduto negli ultimi anni non ha determinato quel cambiamento in positivo che i cittadini richiedevano, a gran voce. Le risposte che la gente si attendeva non sono arrivate. Un segno evidente che la politica deve essere fatta da persone per bene e che non abbiano solo il requisito anagrafico, dalla propria parte”.
Ma quale sarà la collocazione politica, in chiave regionale, dell’Unione Popolare Cristiana? D’Ambrosio non scopre totalmente le carte: “Non c’è nessuna urgenza di scegliere tra destra o sinistra – conclude – Le carte a livello nazionale si sono rimescolate e i vecchi schemi politici sono saltati. Dunque, parlare di appartenenza a questo o quello schieramento è prematuro: ciò che conta, è l’appartenenza al credo e ai valori dei moderati, che resta ferma e imprescindibile. Auspico, pertanto, in chi si riconosce in queste idee, il più ampio confronto e coinvolgimento per i futuri appuntamenti locali e regionali”.

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