Formazione Professionale: la rabbia di un escluso da un corso Confcommercio

giammichele11Pubblichiamo di seguito un interessante e ben dettagliato articolo apparso sulla testata telematica Termolionline, che ringraziamo per la collaborazione. In questo articolo si parla di un caso, le prove di accesso ad un corso di formazione finanziato dalla Regione Molise e gestito dalla Confcommercio Campobasso per il quale in passato anche la nostra redazione aveva avuto segnalazioni da parte di alcuni partecipanti. Non essendo però le stesse sufficientemente dettagliate e/o documentate decidemmo di non esplicitarle sui mezzi di comunicazione del nostro gruppo. Dettagli e documentazione che non mancano, invece, nel caso del dottor Giammichele, il candidato escluso oggetto dell’articolo di Termolionline. Tanto dettagliato che lo stesso si riserva di portare l’intera vicenda anche all’attenzione della locale Procura della Repubblica. Il dato più significativo della questione è di tipo generale, e per questo interessa noi e, crediamo, i nostri lettori. Come si noterà il punto riguarda il ruolo, praticamente assente, della Regione Molise, nonostante la Regione impegni somme consistenti per lo svolgimento di questo, come di altri, corsi di formazione professionale.

Una Regione Molise che per la formazione professionale spende milioni di euro l’anno, impegna ogni anno strutture personale e dirigenti in pianta stabile lascia poi l’esame di accesso ad un corso da lei finanziato e riconosciuto alla buona volontà e alla correttezza del gestore privato. C’è qualcosa che non va evidentemente e bene ha fatto il dottor Giammichele a chiedere completa chiarezza sulla questione. Confcommercio ha in calendario un nuovo corso simile, anch’esso finanziato dalla regione Molise. L’auspicio allora è che la Regione in questa nuova iniziativa (ed ovviamente in tutti le altre, da chiunque esse siano gestite ed organizzate) decida di essere presente , nell’interesse non solo dei partecipanti ma soprattutto dei contribuenti molisani, i cui soldi vengono impegnati nelle iniziative di formazione professionale regionali.

“Può una semplice prova preselettiva nell’ambito dell’offerta formativa a catalogo della Regione Molise per il percorso formativo “addetto buste paga e contributi”  di 360 ore organizzata dalla Confcommercio di Campobasso  per la scelta di 20 allievi ai quali  viene corrisposta  un’indennità oraria di euro 2,  sfociare in un carteggio rovente con decine di atti e comunicazioni, ricorsi, richieste di accesso agli atti, pareri legali e infine diffide e perché no esposti alla Procura della Repubblica?

Purtroppo sì, e questo al di là del merito è già di per sé  una sconfitta di un sistema che sembra fatto apposta per  mettere i bastoni fra le ruote a chi vuole procurarsi chance di formazione e lavoro piuttosto che agevolarle in  un contesto socio-economico di sofferenza, specie per persone under 35.

E così il 34enne Enzo Giammichele si  trova a dover chiedere giustizia per l’esclusione a suo avviso ingiusta maturata per il corso addetto paghe e contributi organizzato dalla Confcommercio di Campobasso.

I test preselettivi di 50 domande a risposta multipla di cultura generale, si sono svolti lo scorso aprile (2013), le domande erano spillate su dei fogli e solo sul primo si inseriva il nome e cognome ; ai test  presero parte circa 300 allievi e la Confcommercio rese nota la graduatoria, evidenziando i venti ammessi, ma senza attribuire ad alcun allievo i punteggi acquisiti nella selezione.

Giammichele, classificato al 33esimo posto chiede accesso agli atti del proprio test , invitando la Commissione a rivelare pubblicamente i punteggi di tutti i candidati. La documentazione viene presa in esame a fine aprile e nella correzione del test il richiedente nota degli errori di valutazione su alcune  risposte considerate sbagliate, decisive per l’ ingresso o meno nei venti ammessi al corso, promuovendo un’istanza di aggiornamento della graduatoria.

Trascorrono quattro settimane e la Confcommercio notifica al candidato il diniego alle sue richieste, ma senza motivarle, diffidandolo dal proseguire nell’atteggiamento oltremodo lesivo dell’immagine dell’ente, e  critico verso la gestione della procedura di selezione e invita lo stesso Giammichele a rivolgersi alla giustizia ordinaria.

Giammichele, laureato in economia e commercio, non uno sprovveduto qualsiasi, infatti non è la prima volta che si ritrova a far valere i propri diritti in qualità di candidato in procedure selettive;  a maggio  si rivolge in regione al Servizio Politiche per l’Occupazione Ufficio Gestione attività formativa  richiedendo di accertare le presunte irregolarità , e per le domande considerate dalla Commissione sbagliate come già fatto in precedenza  ne evidenzia ulteriormente con precisi riferimenti normativi la correttezza delle risposte da lui fornite; a fine luglio  il Servizio Rendicontazione, Controllo e Vigilanza comunica al candidato la bontà dell’operato della Confcommercio sostenendo che  “….l’Ente Confcommercio ha rispettato in maniera conforme tutta la prassi per la selezione degli allievi…

Nel frattempo la Confcommercio aveva proceduto al rinvio della data di inizio del corso,  prevista in origine il 5 giugno. Tuttavia il candidato escluso non demorde e ripropone un riesame al Direttore del Servizio Sistema Integrato dell’Istruzione e della Formazione Professionale ribadendo di intervenire nel merito della correttezza delle domande proposte e dei criteri adottati dalla Commissione di valutazione in quanto l’organo di controllo chiamato in causa non ha espresso alcun giudizio in merito alla correttezza delle risposte del test dello Giammichele valutate negativamente dalla Commissione, sulla base del correttore elaborato dall’Ente, né tuttavia la Confcommercio in precedenza ha mai motivato il diniego delle sue richieste o attestato la veridicità e fondatezza della griglia da loro predisposta.

A  ottobre il corso finalmente prende il via e il Direttore del Servizio Sistema Integrato dell’Istruzione e della Formazione Professionale inoltrava al Servizio Avvocatura della Regione Molise la richiesta di un parere legale, ma anche questo ulteriore approfondimento si arena, e il direttore di servizio a dicembre comunica “…non essendo stata rappresentata la Regione all’interno della Commissione di preselezione e non disponendo alcunché in merito alle modalità di svolgimento della preselezione e direttive in materia di realizzazione di corsi a catalogo, non vi sono margini di intervento nel senso richiesto dal candidato.”

A tal punto lo stesso Giammichele si riserva di rivolgersi alla Procura della Repubblica di Larino per chiedere di verificare eventuali irregolarità.Giammichele a prescindere dai risvolti della vicenda che definisce lui stesso  vergognosa ringrazia la nostra redazione e afferma che di per sé  il nostro articolo è la voce di denuncia di un modus operandi poco trasparente e imparziale e invita tutti coloro che cercano di proporsi in queste offerte formative di verificare sempre i propri test;  invita la stessa Regione a non sollevarsi dalle responsabilità in merito,  dal momento in cui finanzia tali Enti privati e doveroso monitorare la regolarità delle procedure selettive rendendo magari più partecipi anche gli stessi candidati ..ad esempio alla correzione dei test potrebbero prendere parte anche i candidati…Il prossimo 11 marzo c’è la preselettiva per il Corso da tecnico contabile forse ci sarà un referente regionale per l’offerta formativa a catalogo al fine di monitorare il corretto svolgimento della procedura preselettiva? Firmeranno tutti i fogli o solo il primo? Pubblicheranno tutti i punteggi? la correzione dei test sarà aperta al pubblico? Ad ogni modo in bocca a lupo!!”

( da Termolionline.it)

 

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