Unioni civili, storico sì alla Camera: sono legge. Renzi: “Lotta da fare senza contare voti”

372 i sì. Il premier: “Giorno di festa”. Orlando: “Rispetto per la Cei, ma era necessaria” Salvini a sindaci leghisti: “Disobbedite”. Ma Meloni: “Io la applicherò”. Brunetta: “Ala vota fiducia, cambiata la maggioranza”.
di PIERA MATTEUCCI www.repubblica.it

Via libera definitiva dell’Aula della Camera alla legge sulle unioni civili. Un voro storico: il testo è stato approvato a Montecitorio con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti. Agli applausi dai banchi del Pd hanno fatto eco i boati di festa dielle persone che si affollavano davanti a Montecitorio.

Renzi: “Battaglia da fare anche a rischio di perdere voti”. Nessun calcolo davanti a una battaglia che, anche a rischio di perdere consensi, andava fatta. “Quando ci sono delle cose giuste da fare vanno fatte”. Matteo Renzi ha ascoltato l’annuncio del risultato e commentato in diretta su Radio Capital: “È legge, punto”. Di fronte all’ipotesi di perdere i voti dei cattolici con questa legge: “Nessuno di noi ha fatto calcoli o ha verificato con i dati dei sondaggi. L’atteggiamento di una parte del mondo cattolico era atteso e per certi aspetti anche comprensibile. Trovo però fuori luogo le dichiarazioni di chi collega questo fatto con il referendum costituzionale. Ma se uno deve perdere dei voti per una battaglia giusta li perde. Facciamola finita”. E non ha nascosto la gioia: “Sono molto contento, oggi è un giorno di festa, l’Italia fa un passo in avanti. Era un giorno molto atteso. Naturalmente ci sono le polemiche di quelli che avrebbero voluto di più, di quelli che avrebbero voluto di meno, ma c’è una gioia molto forte, molto diffusa di coloro che finalmente vedono riconoscere diritti alle coppie omosessuali”.

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