Riforme, scontro sul «canguro». Renzi: «Non ci fermeranno»

Il presidente Grasso ha accolto la richiesta della maggioranza dichiarando ammissibili solo gli emendamenti al comma 5 dell’articolo sulla non eleggibilità dei senatori da www.corriere.it

A Palazzo Madama è l’ora delle votazioni chiave sulla riforma costituzionale che metterà fine al bicameralismo paritario dando vita al nuovo Senato. Prima l’Aula sarà chiamata ad esprimersi sul cosiddetto «canguro», un emendamento che consente di saltare in blocco tutti gli emendamenti su un tema già oggetto di una discussione che, se approvato, potrebbe eliminare altre proposte di modifica e quindi spianare la strada all’approvazione dell’articolo 1. Poi sarà la volta degli emendamenti al comma 5 dell’articolo 2, sui quali per la maggioranza ci sarà da affrontare l’incognita voto segreto.
Lo scontro
Mercoledì il «canguro» era stato oggetto di un duro scontro dentro e fuori dall’aula. «Informo che all’articolo 2 sono state apportate modificazioni al solo comma 5. Dichiaro quindi ammissibili soltanto emendamenti soppressivi o modificativi di tale comma. In alternativa, su tutto l’articolo, sono ammissibili soltanto emendamenti soppressivi. L’elenco verrà distribuito», ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, sciogliendo la riserva sull’articolo 2 in chiusura di seduta sui lavori sul ddl riforme.
Renzi: «Non ci bloccano»
I cittadini sanno perfettamente chi sta bluffando e non dice la verità. Se presenti 70 milioni di emendamenti, anche solo per stamparli ci vogliono 3 mesi e per discuterli anni, quindi è evidente che l’obiettivo era bloccare la riforma. Ma non ce la fanno, la riforma arriverà in porto», ha detto il premier Matteo Renzi mercoledì al Tg3 a proposito delle riforme.

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