Regeni, Gentiloni: “Non ci accontentiamo di verità presunte”. I dubbi sull’inchiesta egiziana

“Non ci accontenteremo di verità presunte, come già abbiamo detto in occasione dei due arresti inizialmente collegati alla morte di Giulio Regeni. Vogliamo che si individuino i reali responsabili, e che siano puniti in base alla legge”. Parola del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in un’intervista in apertura di prima pagina a Repubblica in cui sottolinea che pur essendo l’Egitto un nostro “partner strategico” con “un ruolo fondamentale per la stabilizzazione della regione”, l’Italia ha “il dovere di difendere i suoi cittadini”.

Il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, “Il governo egiziano deve immediatamente mettersi a disposizione per un’inchiesta congiunta, anche perché il massacro di Giulio Regeni è una macchia molto grave da parte di un regime fondamentalmente autoritario”.

Circa duemila persone hanno partecipato alla fiaccolata in memoria di Giulio Regeni a Fiumicello, in provincia di Udine. Il lungo corteo sotto una intensa pioggia è partito dal Municipio per raggiungere il vicino centro polifunzionale dove si terranno brevi interventi. (ANSA)

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