Il Senato approva gli “ecoreati”. Pene fino a quindici anni di reclusione

Da contravvenzioni a delitti. Dopo 18 anni di battaglie diventano reati l’inquinamento, l’omessa bonifica, l’impedimento dei controlli. Da oggi sarà più difficile la “vergogna” dei processi per disastri ambientali bloccati per decorrenza dei termini. Il ministro Galetti: “Un passo avanti”. Il Pd: “Giornata da ricordare”. I 5 Stelle: “Il provvedimento porta la nostra firma”.
di ANTONIO CIANCIULLO da www.repubblica.it

Il sì del Senato è definitivo. E la nuova legge sugli ecoreati introduce nel codice penale “nuovi delitti” contro l’ambiente.Sono cinque: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo e omessa bonifica. Gli ecoreati sono legge. Dopo 18 anni di battaglie, i crimini contro l’ambiente non sono più contravvenzioni ma delitti: diventano reati l’inquinamento, il disastro ambientale, l’impedimento dei controlli, l’omessa bonifica, il traffico di materiale radioattivo. I tempi di prescrizione raddoppiano e le pene possono arrivare a 15 anni di reclusione. Vuol dire che da oggi più difficilmente si ripeterà la vergogna dei processi bloccati dalla decorrenza dei termini per disastri come la strage da amianto o l’inquinamento provocato dalla discarica di Bussi alle falde idriche che servono 700 mila persone.
E’ stato il Senato dunque a porre la parola fine alla lunga serie di rinvii che avevano paralizzato l’approvazione della legge. Fino all’ultimo momento il sì è stato incerto: gli emendamenti presentati da vari gruppi rischiavano di portare a una modifica del testo che avrebbe costretto la norma a passare nuovamente alla Camera, continuando un rimpallo durato a lungo. Ma in serata è prevalsa la volontà di dare un segnale chiaro, rinviando a un secondo momento il perfezionamento di alcuni passaggi della norma.
“Lo Stato deve dare una risposta a chi minaccia l’ambiente e le generazioni attuali e future: la legge sui reati ambientali va a riempire una lacuna giuridica e rafforza gli strumenti per combattere illeciti e illegalità”, ha dichiarato il presidente del senato Pietro Grasso consegnando il Premio Nenni a don Palmiro Prisutto, parroco di Augusta, una comunità martoriata dall’inquinamento del polo petrolchimico di Augusta, il più grande di Europa.  “Una vicenda come quella di Eternit con una legge come questa non sarà più possibile”, è il commento del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
Soddisfatti anche il ministro dell’Ambiente  Gian Luca Galletti (“Un grande passo avanti  nell’affermazione della legalità: ora avremo finalmente gli strumenti giusti per punire chi distrugge l’ambiente”) e i  5 stelle (“Il provvedimento “porta la firma del Movimento che si appresta così a realizzare uno dei punti più importanti del suo programma”). Mentre il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha parlato di grande senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche.

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