Fisco: addio al segreto bancario, dopo la Svizzera, accordo con il Liechtenstein.

Dopo la Svizzera, tocca al Liechtenstein. Il Ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, e il Primo Ministro e Ministro delle finanze del principato, Adrian Hasler, hanno firmato l’accordo in materia di scambio di informazioni ai fini fiscali. Analogamente a quanto avvenuto con la Svizzera, l’accordo pone fine al segreto bancario nel Principato, che entra nelle white list. Lo comunica il ministero dell’Economia. 

I due ministri, specifica il ministero dell’Economia, hanno firmato anche un Protocollo aggiuntivo in materia di ‘richieste di gruppo’. L’accordo “consentirà di sviluppare ulteriormente la cooperazione amministrativa tra i due Paesi e quindi rafforzare il contrasto all’evasione fiscale”. L’intesa è basata sul modello OCSE di Tax Information Exchange Agreement (TIEA) e consente lo scambio di informazioni su richiesta relativamente a tutte le imposte.

Lo Stato a cui sono richieste le informazioni non può rifiutarsi di fornire allo Stato richiedente la collaborazione amministrativa per mancanza di interesse ai propri fini fiscali, né opporre il segreto bancario. Il Protocollo aggiuntivo, che disciplina le richieste di gruppo, consentirà di presentare richieste in relazione a categorie di comportamenti che fanno presumere l’intenzione dei contribuenti di nascondere al fisco italiano patrimoni/attività detenute irregolarmente nel Liechtenstein.

L’accordo sullo scambio di informazioni e il protocollo aggiuntivo si applicano dopo la ratifica da parte dei Parlamenti dei rispettivi Paesi, a decorrere della firma. Di conseguenza, esattamente come con la Svizzera, lo scambio di informazioni potrà riguardare elementi in essere alla data di oggi.

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