Presentata la lista “Isernia prima di tutto”, a supporto della candidata Rita Formichelli

Come spiegato dal capolista Roberto Di Baggio, il simbolo scelto “è il sole, quale simbolo della vita, che sorge dall’arco di San Pietro, davanti al quale c’è una famiglia intesa nel senso ‘tradizionale’, i cui valori devono rimanere saldi principi guida per il centrosinistra moderato di cui fa parte la nostra lista civica, che pone la famiglia, gli anziani, i giovani e i quartieri come base della propria azione politica”.

L’ex assessore, dopo aver sottolineato lo spirito di unità che anima il proprio gruppo di riferimento, non ha lesinato una serie di stoccate al centrodestra. A partire dall’ex amministrazione che, dopo aver governato la città per dieci anni, sarebbe stata responsabile di aver impoverito le casse comunali. “Da un riscontro dei dati contabili – ha spiegato Di Baggio – emerge che nel 2007 avevamo 17.5 milioni di euro nelle casse comunali; nel 2008 ammontavano a 18; nel 2009 scendevano a 16.2; nel 2010 ancora più giù a 15.7; nel 2011 a 11.8; nel 2012, addirittura a  8.9 milioni. A questo punto mi chiedo quasi 10 milioni di euro, nel giro di pochi anni, che fine abbiano fatto. Ma voglio rassicurare i cittadini. Tra i commissariamenti e l’amministrazione Brasiello, siamo riusciti a portare l’avanzo di amministrazione a 15.6 milioni, di cui il 60-70 per cento, però, sono fondi vincolati, a causa degli errori gravi del passato. In ogni caso, oggi si può affermare con certezza che il Comune di Isernia non è assolutamente a rischio dissesto. Da qui bisogna partire per ‘ricomporre la città’, come dice il nostro candidato sindaco Rita Formichelli, persona per bene, indipendente e di qualità”.

La prima cosa che ‘Isernia prima di tutto’ vuol portare avanti, in caso di vittoria elettorale, è la riduzione della pressione fiscale. A partire dalle imposte comunali come l’Imu e la Tasi, mentre per la Tari, invece, andranno riviste le tabelle. Ma Di Baggio si è soffermato anche sulla cancellazione del Lotto Zero: “Non è assolutamente un’opera beneficiaria di un finanziamento regionale – ha precisato – ma di fondi che devono essere concessi all’Anas. Il Lotto Zero non c’entra niente con i fondi che devono essere erogati nell’ambito del Patto per il Sud, che comprende finanziamenti destinati al rilancio dell’economia e non per altra cementificazione. Mentre si parla di Lotto Zero, intanto, sono stati persi altri due finanziamenti importanti. La caduta della nostra amministrazione ha fatto perdere 2 milioni di euro per l’energia rinnovabile e per il fotovoltaico e un’ultima occasione sfumata riguarda la riparazione della strada di collegamento della città con il quartiere Santo Spirito: circa 300mila euro, già pronti, ma il Comune di Isernia non è stato poi in grado di espletare la gara e i soldi sono tornati indietro, nelle casse della Regione”.

Anche il candidato sindaco si è soffermata sul tema delle infrastrutture. “Questa campagna elettorale – ha esordito Rita Formichelli – è stata impostata dagli altri candidati su una lotta contro il governo regionale, dando evidenza a tutti i cittadini che il punto vero sono le prossime elezioni regionali. Ma non è questo il tema e i cittadini di Isernia hanno diritto a tutt’altro. Non si possono ascoltare le dichiarazioni di Iorio quando dice che Frattura ha cancellato il Lotto Zero: non è vero. Il Lotto Zero non è un finanziamento regionale. Ciò che correttamente si è deciso di fare – da un’amministrazione che deve gestire soldi pubblici non come se fossero soldi privati – è stato impedire che il Lotto Zero venisse finanziato con fondi regionali e non dell’Anas. Nel ‘patto della vergogna’, come lo ha definito Iorio, sono previsti 230 milioni per le infrastrutture, che non potevano essere investite sul Lotto Zero per avere una nuova cattedrale nel deserto, che sarebbe tra l’altro rimasta incompiuta per probabile insufficienza di fondi. Giustamente la Regione – ha continuato Formichelli – con i soldi del Patto per il Molise pensa a fare infrastrutture importanti, come il recupero della viabilità comunale e provinciale, i viadotti della Bifernina, la frana del Macerone, l’elettrificazione ferroviaria fino ad Isernia, etc. Le grandi opere stradali statali, invece, devono essere finanziate dall’Anas, a cui tutti contribuiamo con la fiscalità generale. Quando si dice che 727 milioni sono pochi, forse non si sa che le cifre sono in proporzione agli abitanti. E tra l’altro voglio capire cosa hanno fatto in passato, visto che potevano ben provvedere senza permettere che si costruisse fin sotto la collina alle Piane”.

“Renzi – ha argomentato Formichelli – ha spiegato molto bene cos’è il Patto per il Sud: significa avere progetti, non finanziamenti a pioggia che non hanno portato nulla. Il Lotto Zero è una strada cominciata con un primo passaggio per 50 milioni, siamo arrivati a 170 e si salirà a 250, molto probabilmente. Quando si parla di appalti di questo genere si ha a che fare con cose pericolosissime, che possono essere anche facile oggetto di attenzione della malavita. Tra l’altro si parla di lavoro, ma nemmeno è chiaro se ci sarebbero maestranze locali, come è avvenuto per i lavori dell’Auditorium. Se si deve fare una strada pedomontana si deve tornare al progetto originale, non ai viadotti che hanno fatto lievitare i costi. Voglio dire a Iorio che le grandi infrastrutture noi non le abbiamo mai viste. Mentre la cosa importante – ha concluso il candidato sindaco – è che nel Patto per il Sud sono stati stanziati i fondi per l’elettrificazione ferroviaria. Noi non diciamo sciocchezze: la linea Roccaravindola-Isernia partirà, e sarà economica e sicura, i treni saranno elettrici e non si romperanno ogni due per tre come i locomotori diesel e l’ormai famigerato Minuetto”.

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