Comunali Isernia, Bontempo (PD): è grave che Frattura abbia sottovalutato una crisi in atto da mesi

Riceviamo  e pubblichiamo

Prima che essere di destra o di sinistra siamo cittadini di Isernia, pertanto gli auguri più sinceri vanno a Giacomo d’Apollonio che ha rappresentato per molti una scelta amministrativa e civica più che politica o ideologica, per il suo modo sobrio e rigoroso di porsi, distante da dinamiche partitiche ed interessi politici, per aver condiviso con lui, nel Consiglio e nella Commissione bilancio, le critiche, nel metodo e nel merito, alla precedente amministrazione, a partire dal documento dei dissidenti di Gennaio fino all’esito finale.
Insieme siamo stati soltanto interpreti di una volontà popolare che diventava sempre più manifesta ed incontenibile e che soltanto chi restava arroccato nelle stanze del “palazzo” non riusciva ad ascoltare, questa tornata elettorale è stata la dimostrazione evidente della fondatezza di quella lettura politica.
Personalmente lo ringrazio per la considerazione che mi ha dimostrato proponendomi da subito di far parte del suo progetto civico ma ho preferito non candidarmi né con lui né altrove perché avvertivo la necessità di un chiarimento complessivo del quadro politico, prima di interrompere un percorso politico intrapreso da tempo, tuttavia, con il Generale ho sempre continuato un dialogo virtuoso, fondato su stima e rispetto reciproci, una dimensione dialettica troppo spesso assente nel partito democratico a tutti i livelli territoriali.
La verità è che Isernia è stata penalizzata dalle scelte piovute dall’alto e la città ha risposto in maniera chiarissima davanti alle promesse di una tutela territoriale effettiva da tempo rivendicata e mai realizzata, punendo anche chi l’ha amministrata in maniera poco incisiva a livello comunale e lanciando un chiaro segnale verso la scarsa forza ed autonomia dimostrate davanti alle decisioni prese a livello regionale.
A Frattura devo rispondere che “grave” non è stato andare fino in fondo e dire NO, ma sottovalutare una crisi in atto da mesi, riproponendo poi lo stesso schema politico che evidentemente non aveva funzionato nel modo giusto, troppo chiuso rispetto a chi aveva dimostrato la volontà di un cambiamento più forte e deciso, “grave” è stato non prendere seriamente in considerazione il dilagante malcontento che si diffondeva sul nostro territorio anche nei confronti del governo regionale e dell’amministrazione comunale.
Sul bilancio non approvato, il Governatore mi meraviglia perché è solito presentarsi più preparato sui temi e rischia così di dar ragione a chi lo rimprovera di scarsa attenzione verso Isernia, infatti, gli ricordo che sin da Gennaio avevamo chiesto con forza un cambio di rotta attraverso una maggiore programmazione e condivisione delle scelte che passasse necessariamente attraverso un bilancio più puntuale e partecipato.
Arrivati ad Agosto, senza alcun segnale di esistenza del documento fondamentale per l’attività dell’ente, sono stato costretto personalmente a presentare istanza formale di accesso agli atti per poterlo visionare dopo aver atteso invano ben oltre la diffida prefettizia, dopo di che non è mai stato discusso in maggioranza nonostante numerose sollecitazioni e persino una mia lettera ufficiale, bocciato poi clamorosamente in Commissione e in Consiglio in maniera ben motivata dal punto di vista amministrativo,politico e finanziario, infine,gli ricordiamo che il Commissario non ha affatto approvato lo stesso bilancio presentato a Settembre.
Da allora abbiamo evitato di alimentare ulteriori divisioni per dare al partito democratico nove mesi di tempo per “partorire” una soluzione convincente, tempo sprecato ed opportunità non colta per ritrovare unità di intenti e di programmi, allargando anche a forze civiche e di sinistra che andavano recuperate e che sono rimaste, invece, di nuovo deluse dalla gestione complessiva della vicenda da parte dei vertici del PD.
Non ha pagato la difesa dell’indifendibile dal punto di vista amministrativo e la conventio ad excludendum dal punto di vista politico, ora chi ha messo in campo questa fallimentare strategia deve soltanto accettare il voto dei cittadini che ha visto dimezzati i consensi del PD e praticamente azzerate le sue presenze in Consiglio, così come a Settembre avrebbe dovuto accettare il voto sovrano del Consiglio stesso, provando da subito a costruire un progetto alternativo unitario nel centrosinistra.
Noi oggi dobbiamo chiederci, quale centrosinistra ha perso? Dove abbiamo visto le politiche ed i valori di sinistra? Al Comune? In Regione? Da dove si può ripartire? Il PD sicuramente ha fatto poco per contribuire a risolvere i problemi politici ed amministrativi finendo per scaricare colpevolmente la sua conflittualità interna su istituzioni e cittadini apparendo come un mero comitato elettorale, uno strumento di esercizio del potere, di promozione di ambizioni personali, incapace di condividere davvero scelte e programmi.
Sia chiaro che le critiche che rivolgo al PD ed all’amministrazione comunale precedente, sono critiche che rivolgo anche a me stesso per non essere riuscito a cambiare le cose fino in fondo combattendo una battaglia di rinnovamento dall’interno , ma una volta preso atto che non c’erano le condizioni e la volontà di portare avanti il cambiamento che avevamo promesso a chi ci aveva dato fiducia, non potevamo renderci complice dell’inerzia amministrativa che stava portando all’impoverimento ed al declino della città.
L’ex Sindaco non merita risposte alle sue accuse di mancanza di lealtà perché non può parlare di “lealtà” chi non ha rispettato gli impegni presi con cittadini e politici, chi non ha combattuto per la difesa del nostro territorio accettando in maniera accondiscendente le scelte di altri, chi ha messo in atto una campagna denigratoria soltanto per giustificare i propri errori, chi è arrivato a compiere persino ritorsioni personali.
E’ riuscito comunque a distinguersi, ancora una volta, per un’affannosa ricerca di visibilità sfociata nell’annuncio propagandistico di una candidatura alle regionali, proprio durante lo spoglio al primo turno, quando ha anche affermato, con la consueta sensibilità e lungimiranza politica, che Rita Formichelli, da lui sostenuta, sarebbe andata sicuramente al ballottaggio preannunciando l’arrivo di Renzi in “pompa magna”.
Fallito il suo pronostico al primo turno, l’ex Sindaco ha pensato bene di dichiarare la preferenza per Gabriele Melogli al ballottaggio ma anche in questo caso la volontà dei cittadini si è indirizzata altrove.
A questo punto ci auguriamo tutti, per il “bene nazionale”, che l’ex Sindaco non dichiari pubblicamente di tifare per l’Italia ai campionati europei in corso, per scongiurare premature e spiacevoli eliminazioni.
Battute a parte, da oggi si gioca un’altra partita con squadre e giocatori diversi, l’era dell’ex Sindaco finisce qui e così anche quella di “dissidenti e fedelissimi”, Isernia ha un nuovo Sindaco e nuovi consiglieri comunali, ora più che mai deve superare rancori e divisioni passate perché, per poter essere amministrata nel miglior modo possibile, ha bisogno che tutti i cittadini scendano da subito in campo per il suo futuro.

Ovidio Bontempo, ex consigliere comunale PD di Isernia

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