Autovelox Cantalupo nel Sannio: Per il Consiglio di Stato è illegittimo

Nel mese di febbraio 2011 il Comune di Cantalupo nel Sannio installò un Autovelox illegittimamente lungo la SS. 17 lato destro, direzione Campobasso. Con quell’apparecchiatura, il Vigile Urbano di Cantalupo elevava tranquillamente a carico degli automobilisti migliaia e migliaia di verbali.Trattasi di un fatto analogo a quello di Macchia d’Isernia e di Sesto Campano, con la sola differenza che all’epoca, al vertice della Prefettura di Isernia vi era un Prefetto Facente Funzioni e più precisamente la Dott.ssa Caterina Valente, la quale, appena si rese conto delle attività illegittime perpetrate dal Comune di Cantalupo nel Sannio, immediatamente emanò un Decreto di annullamento di quell’apparecchiatura.Quel Funzionario dello Stato che si trovò in quel momento a fare le funzioni di Prefetto,  fece il suo dovere; cosa che non pare non abbiano fatto gli altri, riguardo agli Autovelox abusivi che ancora funzionano tranquillamente lungo la SS. 85, direzione Napoli, nei Comuni di Macchia d’Isernia e di Sesto Campano. Anzi, la Prefettura di Isernia per il tramite del suo Prefetto Piritore e del Vice Prefetto Aggiunto Incollingo, legittima queste apparecchiature che come detto e come dimostrato e come sentenziato dalla magistratura sono illegittime. Ritornando a Cantalupo, quest’ultimo Comune addirittura fece ricorso al TAR contro il provvedimento della Dott.ssa Valente ed il TAR gli diede anche ragione. Però, grazie alla brillante difesa posta in essere dalla Dott.ssa Caterina Valente che ha sempre operato in silenzio, ma con alta professionalità, competenza e disponibilità verso i cittadini, è intervenuto il Consiglio di Stato che con Sentenza n. 4321/2014 del 30.01.2014, depositata in data 26.08.20914 ha messo la parola fine a quell’Autovelox illegittimo, dando ragione alla Dott.ssa Valente per tutta la linea e quindi ha ribaltato la sentenza del TAR. Insomma, il Consiglio di Stato ha messo fine ad un comportamento illegittimo perpetrato dal Comune di Cantalupo nel Sannio, il quale, a questo punto, dovrebbe restituire tutti i soldi che ha incassato all’epoca dei fatti e che ha continuato ad incassare anche successivamente tramite Equitalia con l’invio ai cittadini di esose cartelle di pagamento.

Commenti Facebook