Cassazione e privacy: è reato anche col Jobs Act installare telecamere per monitorare i dipendenti senza accordo coi sindacati

Giro di vite per le aziende che installano per monitorare i dipendenti anche una videocamera senza però avvisare e prendere accordo coi sindacati, consumando così un reato. Lo ha stabilito oggi martedì la terza sezione penale della Cassazione con la sentenza n. 51897/16. Il caso nasce perché la titolare di una pompa di benzina aveva fatto installare alcune videocamere per controllare una dipendente. Al termine di un controllo amministrativo, gli agenti verificavano che le telecamere erano state installate senza rispettare riservatezza e dignità del lavoratore in violazione della legge. Nello specifico l’installazione avveniva senza l’accordo con i sindacati e in mancanza di un provvedimento della direzione territoriale del lavoro, facendo sussistere così il reato previsto dagli articoli 4 e 38 dello statuto dei lavoratori. Pertanto gli agenti procedevano alla contestazione dell’illecito. Il legale rappresentante dell’attività chiariva che la videocamera aveva un’esclusiva funzione di sicurezza, non concretizzandosi alcuna violazione della privacy ai danni della dipendente.
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