Inaugurato il Sinodo Diocesano 2016-2019.Bregantini: Con la polvere della strada, camminare insieme come i tratturi

Con la lettura della bolla di indizione da parte del Cancelliere della curia di Campobasso, don Saverio Di Tommaso, ha avuto inizio il primo Sinodo Diocesano dell’arcidiocesi di Campobasso – Bojano che ha visto una massiccia e commossa partecipazione di fedeli. Preceduto da una processione lungo le vie della città di Campobasso, dove ognuna delle sei foranie della diocesi (Campobasso, Matrice, Sepino, Riccia, Bojano, Castelpetroso) ha portato in processione il proprio santo patrono e accompagnati dai Sindaci dei comuni delle rispettive comunità foraniali, il rito di Indizione del Sinodo seguito dalla Liturgia Eucaristica ha avuto luogo il pomeriggio di domenica 27 novembre 2016 presso la Cattedrale della Ss.Trinità di Campobasso. La liturgia è stata presieduta dall’arcivescovo Metropolita mons. GianCarlo Bregantini. Hanno concelebrato i vescovi mons. Camillo Cibotti di Isernia –Venafro e mons. Gianfranco De Luca di Temoli –Larino unitamente al clero della diocesi. Un sinodo diocesano, il primo per il territorio ecclesiastico Campobasso –Bojano, dopo l’ultimo Sinodo svoltosi a Bojano il 26 agosto del 1885. Sono passati 131 anni dall’ultimo sinodo che si svolse a Bojano, prima sede vescovile traslata poi nella sede di Campobasso nel 1976 diventando nel 1982 sede metropolitana. «Nella Tradizione della chiesa e, soprattutto, nel Magistero più recente, il Sinodo diocesano – come cita la Bolla di indizione – è considerato come un organo giuridico della Diocesi, in cui il Vescovo, avvalendosi dell’ausilio e del consiglio di diversi componenti della comunità diocesana, esercita in modo solenne l’ufficio e il ministero di curare il gregge. La stessa parola “Sinodo” evoca, etimologicamente, il camminare insieme, auspicio più che mai necessario per una partecipazione e promozione alla comunione ecclesiale di tutti.

Il Concilio Vaticano II ha, inoltre, espresso l’auspicio che venisse dato nuovo vigore a questo insigne istituto (Cf. Decr. Christus Dominus, 36)». Il sinodo avrà la durata di tre anni dal 2016 al 2019, un cammino di preparazione che vedrà, a conclusione, l’elaborazione dei Lineamenta, da parte della Commissione di preparazione del Sinodo. I lavori della Commissione preparatoria verranno di volta in volta sottoposti all’attenzione e all’analisi dei gruppi sinodali parrocchiali. I gruppi sinodali parrocchiali risponderanno e suggeriranno relative riflessioni e proposte pastorali da inviare alla Segreteria Sinodale. Per tale motivo è stata creata la segreteria Sinodale per il coordinamento della Commissione preparatoria del Sinodo, per la stesura dei Lineamenta e del Liber Sinodalis e la creazione dei gruppi sinodali parrocchiali o poli pastorali, per la consultazione e partecipazione di tutto il popolo di Dio che è in Campobasso-Bojano e che saranno le strutture portanti per i lavori del cammino sinodale nel prossimo triennio. A tal proposito è stato nominato il presbitero Massimo Muccillo, vicario episcopale per la Basilica minore dell’Addolorata di Castelpetroso (IS), Segretario Sinodale per le sue capacità teologiche, pastorali e giuridiche. Nel 2019 ci sarà la costituzione ed elezione dei membri e la celebrazione del Sinodo.
«Camminare insieme» è il significato dell’assise appena inaugurata, «Verso la meta della santità, lungo la strada, con la polvere della strada». Con questa indicazione il vescovo Bregantini ha spiegato il senso e lo stile sociale della piazza perché «mai senza l’altro! Nella piazza non si sta separati ma insieme». Insieme perle e rughe della società per migliorare, potenziare, valorizzare, correggere. Imparare dai tratturi – ha affermato il vescovo Bregantini durante l’omelia- con lo stile del «camminare insieme; imparare la nostra storia molisana di come quel cammino di lunga durata, che ha attraversato il Molise e lo ha fatto grande, in sintonia con le regioni vicine. Il tratturo. Dio ha sempre accompagnato il nostro popolo lungo i tratturi in terra molisana per tanti secoli con eloquenti segni di crescita sociale culturale e religiosa. Questo gesto di comunione sinodale, possa rievocarne la forza profetica e culturale». Sullo sfondo del Sinodo vi è il Concilio «con tutta la sua impagabile ricchezza e profezia, ha soggiunto il Presule di Campobasso. Una grazia riassunta nella Evangelii Gaudium dove papa Francesco ha espresso l’intero Concilio». Il Sinodo diocesano dunque, nelle conclusioni di Bregantini, con lo sguardo al futuro della Metropolia di Campobasso –Bojano per raccogliere tutti, anche chi è pigro e stanco o ai bordi della strada, nel grembo di questo stile sinodale».
Prima di concludere la liturgia Eucaristica il vescovo ha proceduto all’accensione della “Lampada del Sinodo diocesano” realizzata da un artigiano locale e prima della Solenne Benedizione è stata letta la preghiera del Sinodo. Al termine, in ricordo dell’evento, è stata consegnata ai parroci la copia conforme della Bolla di Indizione del Sinodo mentre ai sindaci il vescovo ha donato la Evangelii Gaudium. Un giornata di festa per il popolo di Dio della Chiesa locale di Campobasso sotto lo sguardo tenero di Gesù Bambino che- portato in processione da una delle sei foranie- ha aiutato simbolicamente a vivere con gioia e impegno il tempo liturgico dell’avvento e del Natale per riscoprire la bellezza di essere Chiesa in cammino.

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