Festa di Sant’Antonio Abate Campobasso: l’arcivescovo Bregantini presiede la Solenne Celebrazione Eucaristica

La diocesi di Campobasso-Bojano  e la parrocchia di Sant’Antonio Abate rendono noto a tutti i fedeli, cittadini e devoti che oggi, martedì 17 gennaio 2017, alle ore 17:30, nell’ambito della  Festa di Sant’Antonio Abate, l’arcivescovo di Campobasso – Bojano S.E. Mons. GianCarlo Bregantini presiederà la Solenne Celebrazione Eucaristica in onore del santo protettore degli animali e di chi coltiva la terra. A concelebrare la liturgia, il parroco don Ugo Iannndrea.  Attesa e partecipata  dai fedeli sarà la liturgia che si terrà nel borgo storico di Campobasso, dove forte è la realtà sociale delle “diversità” culturali etnico-religiose. Un borgo dove i cittadini vivono  la semplicità e il  forte richiamo religioso che, in questa occasione,  diventa un momento di aggregazione sociale attraverso la simbologia rituale del santo “sant’Antuone” così chiamato dai campobassani, perla della religiosità popolare del capoluogo e di tanti centri cittadini molisani.   A conclusione della celebrazione e come tradizione vuole sarà simbolicamente celebrato il rito di accensione del fuoco e la benedizione degli animali “anche attraverso la semplice accensione di una candela dal braciere preparato in chiesa, viste le avverse condizioni del tempo” ha dichiarato Bregantini.
Guidati dalla Luce e dalla Fiamma di Gesù, tutto il popolo di Dio è invitato a partecipare alla Solenne Eucarestia per  aderire, condividere con preghiera e devozione. “La liturgia religiosa, lo svolgimento della festa, i cibi rituali ed i loro significati, hanno qualcosa in più delle altre feste perché coinvolgono il mondo dei contadini, degli allevatori e dei pastori, più direttamente legato alla realtà del quotidiano, alle paure del futuro, al capovolgimento delle stagioni, dove gli animali cono importanti e sono soggetti come gli uomini all’imprevedibile. Specialmente nel momento del rinnovamento della natura prima della esplosione della primavera dove c’è la resurrezione della natura. Sant’Antonio abate è molto sentito e venerato dai contadini, dai pastori e dagli allevatori proprio perché protettore degli animali. Viene invocato per gli incendi, le ustioni e per tutte le malattie che hanno a che fare col “fuoco”. Nella raffigurazione iconografica, sant’Antonio è sempre in mezzo agli animali. (Enzo Nocera, ed. Enne, 1992)

 

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