Ex Ariston, il Consiglio di Stato non ha né esaminato né rigettato la richiesta di sospensione avanzata dal Codacons

In riferimento alla vicenda Ex Ariston, al fine di chiarire le più recenti notizie apparse su quotidiani locali in modo del tutto errato, si precisa che il Consiglio di Stato non ha né esaminato né rigettato la richiesta di sospensione avanzata dal Codacons, dal Comune di Campobasso e dal Ministero dei Beni Culturali, in quanto la trattazione della questione è stata differita all’udienza di merito, fissata con sollecitudine dal Collegio per il prossimo mese di novembre, in considerazione dell’impegno assunto formalmente dalle ditte private proprietarie – impegno formalizzato per il tramite del loro legale ed annotato espressamente nel verbale di udienza – di non effettuare ulteriori lavori sul bene per non incorrere nel rischio di danneggiarlo (impegno che, pertanto, ha reso inutile la trattazione della richiesta cautelare richiesta sia dal Codacons, in difesa di interessi collettivi, sia dal Comune di Campobasso, sia dall’Avvocatura Generale dello Stato in difesa del Ministero dei Beni Culturali).
In breve, sono gli stessi privati ad avere dichiarato e verbalizzato di sospendere e di non effettuare ulteriori lavori in attesa di una definitivo giudizio di merito la cui udienza è stata fissata per il mese di novembre, impegno che, pertanto, ha reso, dopo un’interlocuzione di tutti gli avvocati con il Collegio Giudicante nel corso della Camera di Consiglio, non necessaria la trattazione cautelare.
Si invita, pertanto, a voler provvede, con la massima urgenza, alla correzione delle notizie errate pubblicate, con ogni più ampia riserva di tutela nelle opportune sedi giudiziarie.

Per il Codacons

Avv. Giuseppe Ruta

Avv. Massimo Romano

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